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Un centro antiviolenza ad Ascoli alla luce del protocollo d’intesa tra Regione, Provincia, Comune di Ascoli, Unione Vallata del Tronto, ambiti sociali e forze dell’ordine e finalizzato all’istituzione della Rete regionale antiviolenza delle Marche.

Il documento è stato presentato questa mattina, nella data significativa dell’8 marzo, a Palazzo dei Capitani ad Ascoli.

Presenti il sindaco Castelli, assessore Ferretti, dirigente servizio pari opportunità regione Marche Paola Mazzotti, il questore di Ascoli Rita stentella, il dirigente della squadra mobile di Ascoli Patrizia Peroni, il comandante provinciale dei carabinieri Ciro La Volla, il direttore del distretto area vasta 5 Giovanna Picciotti, il direttore del consultorio di Ascoli Piceno e San Benedetto Vincenzo Luciani, l’assessore alla pari opportunità di San benedetto del Tronto Antonella baiocchi, Laura gaspari dell’associazione On the Road e i coordinatori degli ambiti sociali coinvolti Antonio De Santis, Claudia Sciamanna e Roberta Sandroni.

Il centro antiviolenza ad Ascoli, info utili

Il centro antiviolenza “Donna con te” è un vero centro polifunzionale di ascolto, condivisione, sostegno e aiuto concreto in cui tutte le istituzioni e gli enti coinvolti possono convergere. Tutti i servizi offerti sono chiaramente gratuiti.  Attualmente gli sportelli si trovano a San Benedetto del Tronto, in via Manara 7, presso il Consultorio familiare e ad Ascoli Piceno, in corso Marcello Federici sempre presso il consultorio e alla Casa Albergo Ferrucci. A gestire i due sportelli è l’associazione On The Road che si occupa anche dei servizi di ascolto, consulenza legale, assistenza psicologica e delle attività di sensibilizzazione nel territorio e nelle scuole. Attivo anche il numero verde locale 24 ore su 24: 800.02.13.14.

Cosa cambia col protocollo

“Celebrare la festa della donna significa, per noi, farlo con gesti concreti”, ha detto il vicesindaco Ferretti presentando il protocollo operativo per il funzionamento del centro antiviolenza di Ascoli. “Il nostro centro funziona dal 2010, a giugno dello scorso anno la sua competenza è passata dalla Provincia agli ambiti territoriali sociali”. “Il centro antiviolenza è stato istituito dal consiglio regionale con la legge 32/2008 e io ne sono stato uno dei promotori, ha spiegato Castelli, perché ritengo che costruire un sistema antiviolenza sia un atto di responsabilità”. Il vero tema, ha ricordato il sindaco di Ascoli, è assicurare una presa in carico duratura e stabile nel tempo delle donne vittime di violenza. 

Le vittime di violenza nelle Marche

Nelle Marche, ha aggiunto la dirigente Mazzotti, gestiamo circa 400 richieste di aiuto all’anno, alcune si configurano, poi, come vere prese in carico di donne vittime di violenza, per altre invece, questo percorso si interrompe. Solo il 21% delle donne vittime di violenza, infatti, decide di denunciare quanto subito. Per questo, ha sottolineato ancora, dobbiamo concepire questo fenomeno come qualcosa che non riguarda le donne, ma l’intera società. 

La convenzione di Istanbul nel 2011 ha stabilito che esistono diverse forme di violenza: quella psicologica, quella economica, quella sessuale, quella fisica e infine quella moderna dello stalking. Questa convenzione ha segnato il giro di boa per le istituzioni che oggi sono ritenute civilmente responsabili delle donne vittime di violenza. 

 

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