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David di Donatello 2017: si è chiusa anche questa edizione del celebre premio che viene attribuito dall’Accademia del Cinema Italiano a chi si è contraddistinto, nell’ambito del cinema nostrano, nelle varie categorie interessate.

Quest’anno il film La pazza Gioia di Paolo Virzì ha vinto diversi riconoscimenti: quello di miglior film, quello di miglior regista, quello per miglior attrice protagonista per l’interpretazione da Valeria Bruni Tedeschi, e quelli per la miglior scenografia e miglior acconciatore. Il film era stato presentato in anteprima al Festival di Cannes, dove era stato accolto molto positivamente e anche la critica italiana, in generale, non si è discostata da questo giudizio.

Il lungometraggio che ha trionfato ai David di Donatello 2017,  parla della fuga di due donne che, pur essendo molto diverse dal punto di vista caratteriale, del vissuto e dello status sociale , si ritrovano a scappare insieme da una comunità per donne affette da disturbi mentali. Le vicende umane e le complessità psicologiche delle protagoniste, interpretate da una splendida Valeria Bruni Tedeschi e dall’affascinante Micaela Ramazzotti, sono molto toccanti e coinvolgenti. Giuste dosi di gioia e sofferenza emergono dagli episodi che le vedono di volta in volta coinvolte e che riescono sempre, senza mai risultare sopra le righe, a strappare ora una risata ora una lacrima.

Un plauso va all’interpretazione di Valeria Bruni Tedeschi, meritatamente premiata per questa interpretazione. L’attrice, oltre alle proprie doti artistiche, ha il merito di mostrare sempre una bellezza autentica, preferendo probabilmente le creme al coenzima q10 rispetto alla chirurgia estetica.

Menzione particolare va anche a Micaela Ramazzotti, che non perde il suo fascino  nell’interpretare una giovane donna dal trascorso particolarmente difficile e dalla sofferenza meno celata.

David di Donatello 2017: i premi

Vediamo chi si è aggiudicato anche le altre statuette dei David di Donatello 2017. Il premio per miglior attore protagonista va a Stefano Accorsi, per il suo insolito ruolo in “Veloce come il Vento” (premiato anche per fotografia, montaggio, effetti digitali e trucco),  mentre Valerio Mastandrea si è aggiudicato quello per miglior attore non protagonista nel film “Fiore”.

Antonia Truppo ha vinto il David come miglior attrice non protagonista per l’interpretazione in “Indivisibili”, che ha vinto anche il premio per la migliore produzione, migliore sceneggiatura, miglior musicista (Enzo Avitabile) e migliore canzone originale e miglior costumista.

Miglior regista esordiente è Marco Danieli per il film La ragazza del mondo, mentre il premio David Giovani è stato vinto da Pierfrancesco Diliberto per il film In guerra per amore.

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