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Cari risparmiatori creativi e seguaci di Cheap & Creative, eccoci con gli eventi del weekend ad Ascoli Piceno. Per questo fine settimana il nostro compito sarà: imitare il mitico Mossiere della Quintana, gridare tutti in coro Viva Ascoli e partecipare agli eventi del territorio. Devo ammettere che non sempre amo in maniera sincera la mia città. Spesso mi capita di tradirla e preferire di gran lunga altre località che come lei sono minute, sillabate da opulenti tesori storico-artistici, fondate su un patrimonio folkloristico curioso e seducente e profumate da capolavori dell’arte enogastronomica. Talvolta abbandono Ascoli perché simile a una donna incantevole, rigogliosa, ingioiellata e con un inebriante fragranza sulla pelle, ma un po’ diffidente, sospettosa e di conseguenza poco dinamica ed empatica. Ricorda una donna matura che teme i giovani e quelle idee che non devono obbligatoriamente ricalcare il passato. La tradizione è parte del nostro dna e va accarezzata come si fa con un inestimabile amuleto, ma è indispensabile aprirsi a nuove visioni perché Ascoli non deve e non può essere musealizzata come un prezioso manufatto del passato. Finché vi sono nuovo nascite e badate bene: non conta la loro origine, il territorio è vivo! Chi studia la demoetnoantropologia sa che un bene sigillato in una teca di vetro può essere conservato in eterno, ma perde per sempre la sua funzione originaria. Non chiudiamo la nostra città sotto una campana perché le piazze, le fontane, le vie sono nate per essere nucleo vitale della collettività. Sono state progettate per mettere in comunicazione le persone e non per dividerle. Allora, lungo questo weekend, proviamo a voler bene alla nostra città e prendiamo parte a tutti i suoi eventi, indistintamente da età e origine sociale.

IL MOTTO DELLA SETTIMANA – Per questo weekend non vi lascio un motto, ma due citazioni sulle quali riflettere. Il teologo francese Jean Cardonnel in Dio si compromette del 1967 scrisse: “La patria rappresenta l’insieme nel quale mi riconosco coi miei costumi, le mie abitudini tradizionali di pensiero, di comportamento, la lingua, il mio stile di esistenza; la patria è il paesaggio familiare che mi mantiene in pace, sicuro, a mio agio con me stesso; essa si manifesta come ciò al di là del quale sono perduto, e a nessuno di noi piace essere perduto!”. Il filosofo naturalizzato britannico Karl Popper ne La società aperta e i suoi nemici del 1945 asserì: “Certamente, noi dobbiamo molto alla tradizione, e la tradizione è molto importante, ma anche la ‘tradizione’ dev’essere analizzata in termini di relazioni personali concrete. E, così facendo, possiamo liberarci di quell’atteggiamento che considera ogni tradizione come sacrosanta, o come preziosa in sé, sostituendo ad esso un atteggiamento che considera le tradizioni come preziose o dannose, a seconda dei casi, in relazione all’influenza che esercitano sugli individui. Così possiamo renderci conto del fatto che ciascuno di noi (per mezzo dell’esempio e della critica) può contribuire al consolidamento o alla liquidazione di codeste tradizioni”.

LE ORTICHE DI LANCASTER – Venerdì 31 marzo alle ore 21 presso il CineTeatro di San Filippo Neri di San Benedetto del Tronto (AP) sarà possibile assistere allo spettacolo Le Ortiche di Lancaster di Luigi Scartozzi, il quale ha scritto: “È la storia di una battaglia, anzi di una guerra, ma non si tratta della battaglia di Trafalgar dell’ammiraglio Nelson – che pure viene citata – ma della lotta per la vita. La protagonista, Alexandra, ci racconta i suoi mille combattimenti esistenziali, tra macchine infernali, miniere di carbone, umani poco umani e una miseria senza pietà. Con lei entriamo senza bussare nell’Ottocento, secolo di grandi cambiamenti ma soprattutto periodo di fame colossale. Ascoltiamola in silenzio sperando che ci dica cose piacevoli. Non ce le dirà. Il suo è un racconto duro, in vero stile british, nebbiose riflessioni sullo scarso fair play che ci mostra la vita. Con lei saremo alla fine costretti anche noi a masticare amaro, proprio come le ortiche che crescevano a Lancaster”. Il testo teatrale Le Ortiche di Lancaster ha vinto il Premio Speciale La Riviera dei Monologhi a Bordighera nel maggio 2016. L’ingresso è gratuito.

MARIANO ANDREANI IN CANTIERE – Giovedì 30 marzo è stata inaugurata nella galleria Cantiere di Ascoli Piceno la personale di Mariano Andreani intitolata Sequenze di paesaggi – Ricerche e didattica della fotografia a cura di Sara Cipolletti. L’Associazione Arte Contemporanea Picena ospiterà fino al 30 aprile nel suo spazio espositivo la mostra del fotografo ascolano. Gli organizzatori fanno sapere: “Diversi territori percorsi da importanti trasformazioni infrastrutturali, ambientali, economiche, spesso in attesa di nuovi usi e significati; un’attenzione particolare alle tracce geografiche e alle pratiche umane, all’ordinario piuttosto che agli episodi eccezionali; un vasto corpus di fotografie, che si dispone ordinatamente secondo le maglie di una tabella, oppure seguendo un andamento più lineare ed infine affidato ad una stringente concatenazione delle pagine di un libro. In tutte le esperienze c’è sempre un principio di relazione che si conferma: la sequenza, come dispositivo sintattico cui viene assegnata la narrazione delle cose e del paesaggio. Il progetto espositivo Sequenze di paesaggi alla galleria Cantiere raccoglie una parte dei lavori dell’ormai ventennale ricerca fotografica di Mariano Andreani. In mostra ci sono un progetto sviluppato allo IUAV di Venezia e gli esiti di alcune esperienze didattiche svolte alla Scuola di Architettura e Design di Ascoli Piceno – Università di Camerino. Due dimensioni, quella dell’indagine su commissione e quella dell’insegnamento, che appartengono saldamente al percorso professionale di Mariano Andreani. Ingresso gratuito. Per ulteriori informazioni si prega di contattare la galleria al 388 744.58.33 o al 327 7354898. E-mail: artecontemporaneapicena@gmail.com.

STREET FOOD FESTIVAL – Per la serie: eventi fuori porta ma non troppo: Street Food Festival 2017. Camioncini e qualche stand locale si preparano, infatti, a invadere Porto San Giorgio (FM) da giovedì 30 marzo a domenica 2 aprile per la seconda edizione dello Street Food Festival. Sono tutti pronti a farvi vivere 4 giorni all’insegna del cibo di strada di qualità! Per una maggiore consapevolezza, vi invito a leggere il decalogo presente sul sito: www.streetfood.it. “1. Rispetta storia e tradizioni 2. Utilizza ingredienti tipici e tradizionali del territorio di appartenenza 3. Adotta un’etica nello svolgimento della professione e nel rispetto di un sapere tramandati, senza corromperli 4. Rispetta il legame con il territorio di appartenenza del cibo di strada 5. Utilizza strumenti artigianali originali o rivisitati per la preparazione, cottura e somministrazione del prodotto 6. L’igiene al momento giusto. le attività di produzione dei cibi di strada che non rispettano le leggi sull’igiene non possono fregiarsi del marchio streetfood 7. Abbinamenti genuini, quindi bevande realizzate con prodotti come acqua, vino, birra artigianale, succhi di frutta; senza aggiunta di ingredienti che ne modifichino il gusto 8. Rispetto dell’ambiente sia durante il processo di produzione, somministrazione e consumo sia nella gestione dei locali 9. Promozione del territorio in virtù del fatto che solo i cibi di strada possono e devono essere consumati in loco per non modificare le caratteristiche tradizionali del loro consumo e promuovere in tal modo anche aree subalterne 10. Cibo di strada in rete, pertanto sinergia con altre attività di produzione enogastronomica, associazioni, enti o altro per la costituzione di una rete di prodotti e servizi che promuovano il territorio e tutti i suoi valori aggiunti”.

DI SOLO BIC – Sabato 1 aprile alle ore 18 presso lo Spazio NovaDea – èquilibri di Ascoli Piceno potrete assistere all’opening di una nuova curiosa mostra personale. Continua, infatti, la stagione espositiva dello Spazio NovaDea, la galleria all’interno di èquilibri (commercio equosolidale + Libreria Prosperi) con l’imperdibile: Di Solo Bic, dell’ascolano Alessandro Iachetti, da molti conosciuto per l’attività di tatuatore che svolge nel suo storico studio Jako Tattoo, qui alla sua prima esposizione personale. Sarà presente come ospite speciale l’artista Riccardo Mannelli. Gli organizzatori fanno sapere: “Le opere esposte sono quadri realizzati interamente a penna Bic, strumento scelto da Alessandro Iachetti come mezzo esclusivo per esaltare le sue eccezionali capacità nel disegno; uno strumento elementare le cui potenzialità vengono pienamente sfruttate dall’artista. Punto, linea e tratto sono i figli di questo strumento rigoroso che resta fedele a se stesso, diventando grazie alla sua non modificabilità il lasciapassare di un’espressione artistica che usa gli stessi limiti imposti per dare voce al concetto visivo. Una sola penna, tante idee, manualità e tempo: gli ingredienti di questi bellissimi lavori. “Dallo schizzo veloce per catturare un’idea al bozzetto esplicativo per i clienti, la (ri)scoperta di uno strumento comune e sempre a portata di mano, semplice ma completo, che racchiude tutte le possibili varianti necessarie: grafica, mezzi toni pittorici, persino iperrealismo. Veloce, efficace e senza mediazioni! Mente e mano. L’espressione artistica professionale priva di qualsiasi sovrastruttura. Allora le idee sono diventate bozzetti e questi ultimi quadri veri e propri”. Alessandro Iachetti (Jako) muove i primi passi come illustratore e fumettista dopo aver frequentato l’Istituto d’arte di Ascoli Piceno e aver svolto apprendistato in varie botteghe artigiane e artistiche della città. Nel 1991 approda a Bologna dove scopre la sua vera passione artistica, il tatuaggio, che diventerà la sua professione. Si sposta a Trieste, poi a Milano dove prosegue la formazione con Claudio Pittan. Nel 1994 apre il suo primo studio ad Ascoli Piceno pur continuando la sua formazione e le collaborazioni: nel 2004 lavora al BodyElectric di Los Angeles e periodicamente collabora con lo studio Caverna delle Torture di Emiliano Marchetti ad Arezzo, sede ufficiale del APTPI (Associazione Piercer Tatuatori Professionisti Italiani); è inoltre professore in tatuaggio per il corso professionale della regione Toscana sezione Arezzo organizzato dalla scuola Pratika. Il talento innato nel disegno lo fa spiccare tra i migliori tatuatori specializzati nel New School figurativo. Riccardo Mannelli, nato a Pistoia nel 1955, è un artista e uno dei massimi disegnatori satirici italiani. Collabora sin dal 1975 con numerose riviste italiane e straniere tra cui Il Male, della cui cooperativa è stato tra i fondatori, Cuore, Boxer, Linus, L’Europeo e diversi quotidiani. Parallelamente sviluppa una personale ricerca pittorica, documentata in svariate mostre e cataloghi. Nel 2011 partecipa alla 54° Biennale di Venezia nel Padiglione Italia e alle Mostre d’Arte del 54° Festival dei 2 Mondi di Spoleto. Insegna all’Istituto Europeo del Design dove coordina il dipartimento di illustrazione”. La mostra si potrà visitare fino a sabato 22 aprile, dal lunedì al sabato con orario 9-13/16,30-20. Ingresso gratuito. Per informazioni: 0736 259888 oppure libreriaprosperi@hotmail.it.

ASCOLI ACCENDE I MOTORI – Domenica 2 aprile dalle ore 9 a piazza Arringo di Ascoli Piceno si terrà Ascoli accende i motori. Si tratta della presentazione degli eventi motoristici 2017, delle vetture e dei piloti che animeranno la stagione sportiva. Verranno presentate le manifestazioni motoristiche 2017 promosse dall’Automobile Club Ascoli Piceno Fermo e dal Gruppo Sportivo Dil. Automobile Club Ascoli Piceno. Saranno esposte vetture da competizione moderne e storiche, con la presenza dei principali team automobilistici e piloti del nostro territorio. Sarà un’occasione irrinunciabile per poter apprezzare da vicino splendide auto da corsa e entrare in contatto diretto con i piloti e addetti ai lavori. Sarà presente anche Mamma Rosa on the road con la sua pizza. Dovete sapere che la pizzeria e Marcello D’Erasmo, campione del mondo di Pizza Napoletana STG (Specialità Tradizionale Garantita), sono stati insigniti di molti premi e riconoscimenti. La qualità e il servizio della Pizzeria Mamma Rosa è riportata in molte riviste di settore, fra le quali Pizzerie d’Italia – Gambero Rosso con il riconoscimento de “I Tre Spicchi Gambero Rosso”.

Buon divertimento! Per comunicarmi i vostri eventi Cheap and Creative scrivete a: vfalcioni@yahoo.it

 

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