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Sostegno al reddito dei lavoratori delle imprese dell’area di crisi complessa del Piceno e dell’Accordo di programma Merloni. La Giunta regionale ha recepito l’intesa territoriale siglata tra le parti sociali e l’assessore al Lavoro Loretta Bravi sull’utilizzo del 50 pe cento dei residui 2014 e 2015 dei fondi relativi agli ammortizzatori sociali in deroga: circa 12 milioni per le Marche.

Il provvedimento per l’area di crisi

Beneficiari sono i disoccupati delle due aree che hanno avuto la Naspi (la nuova assicurazione sociale per l’Impiego, l’ammortizzatore sociale nato dal Jobs Act in vigore dal 1° maggio 2015), l’Asdi (assegno di disoccupazione) o la mobilità ordinaria scaduti lo scorso anno. Riceveranno una “indennità di partecipazione” di 4 mila euro lordi, erogata dall’Inps e collegata all’adesione a iniziative di politica attiva del lavoro promesse dai Centri per l’impiego di riferimento delle due aree territoriali. “Un sostegno al rilancio delle due realtà territoriali, accompagnando i lavoratori con iniziative  di formazione e orientamento – commenta l’assessore Bravi – La normativa nazionale prevede che le risorse siano preferibilmente disponibili per le aree di crisi complessa. Questo non esclude che la Regione si impegni, con analoga determinazione, per altre realtà in difficoltà, utilizzando tutti i canali di finanziamento possibili”. 

Il nuovo accordo

Le risorse sono quelle relative alla quota parte, assegna alle Marche, per rifinanziare gli ammortizzatori in deroga. Dopo la prima intesa con le parti sociale del 29 novembre 2016, è stato firmato un altro accordo il 21 febbraio 2017 che lega l’erogazione dell’indennità alle politiche attive del lavoro, cosi come indicato dal ministero del Lavoro con una circolare del gennaio 2017.

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