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Si può non essere loro fan. Si può addirittura arrivare a detestarli. Ma nessuno può dire di non conoscerli. Parliamo di Homer J., sua moglie Marge, e i loro figli Bartolomeo J detto Bart, Lisa e Maggie: I Simpson.

Il 19 aprile hanno festeggiato trent’anni dalla primissima apparizione televisiva. Nel 1999 la rivista Time l’acclamò come la “migliore serie televisiva del secolo”. Non male per un cartone animato vero?

Creata dal fumettista Matt Groening, questo show  ha superato le seicento puntate, vinto la bellezza di 32 Emmy, ottenuto una stella nella Hollywood Walk of Fame ed è entrato di diritto nell’olimpo della pop-culture, al pari di  Ritorno al Futuro, e Guerre Stellari.

PERSONAGGI E CRITICHE  

Paterfamilias è Homer, antieroe sovrappeso dedito al cibo spazzatura (si nutre delle amate ciambelle e di hamburger) alla tv e al divano. Marge è la classica moglie/madre americana, molto spesso insofferente alla pigrizia del marito ma sempre innamorata, i loro figli sono Bart, irrefrenabile ragazzino di dieci anni, non amante dello studio ma dello skateboard e degli scherzi; Lisa, di due anni più piccola ma tutta un’altra musica, intellettuale, femminista e vegetariana, in eterno scontro col fratello e infine Maggie, la neonata spassosa, che non emette suono e non fa altro che succhiare il ciuccio.

Dai noi sbarcò nel 1991, prima su Canale 5, poi su Italia 1, dove continua a tenere incollati milioni di telespettatori subito dopo pranzo.

Purtroppo il suo ingresso non fu trionfale. All’inizio molti criticarono lo stile irriverente e molto sopra le righe dei personaggi, tacciandolo come ‘volgare’ e non adatto a tutti. Ma ben presto la loro genialità e il successo  hanno avuto ragione spazzando via ogni disapprovazione, facendo entrare le loro battute di diritto nel linguaggio comune (parliamo di ‘mitico’  ‘Brutto Bagarospo’ e ovviamente del famosissimo ‘D’oh’ di Homer e dell’insulto di Bart ‘Ciucciati il calzino’).

I Simpson sono la più riuscita parodia dello stile americano. Seppero  ridere di loro stessi, riempiendo la cittadina immaginaria di Springfield di personaggi molto vicini all’immaginario comune: i classici secchioni, i bulletti, il preside con la mamma chioccia e oppressiva, il reverendo poco incline alla religione, le donne pettegole e gli ubriaconi.

Ma oltre alle battute e alle risate ci sono apparizioni di star del calibro di Liz Taylor, Kim Basinger, Mel Gibson, Mulder e Scully ecc. Più di seicento celebrità hanno fatto capolino in qualche episodio dei Simpson. Senza considerare i doppiaggi “illustri”. La sitcom animata detiene infatti il Guinness World Record per “Più celebrità partecipanti a una serie animata”. Inoltre hanno saputo omaggiare e citare film d’autori come Il Padrino, Casablanca, Gli uccelli, La finestra sul cortile, Psycho ecc..

Non sorprende quindi che i loro più accaniti fan siano in una fascia d’età medio alta, lasciando poco spazio ai bambini. I Simpson sono da sempre un cartone animato per adulti e in questi trent’anni di onorato servizio lo hanno dimostrato egregiamente.