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Da finanziamenti di centinaia di migliaia di euro per innovazioni e ampliamenti produttivi, a importi anche di 500 oppure di mille euro, per piccole ma fondamentali spese necessarie alla sopravvivenza di un’azienda; sono complessivamente 12 i milioni di euro di garanzie erogate in tutta la provincia di Ascoli Piceno nel 2016 a favore delle imprese del territorio. Questi i numeri presentati da Fidimpresa Marche, il “braccio” economico e finanziario del sistema Cna, presentati nella consueta Assemblea annuale dei soci, relativamente al Piceno.

All’assemblea di Fidimpresa Marche

“Fidimpresa Marche – ha spiegato il direttore provinciale, Massimo Capriotti – cerca da sempre di fornire assistenza e strumenti per sostenere i piccoli e questa la rende una società sempre attuale e giovane grazie anche alla sua vicinanza al territorio di cui non ha perso la governance. Cercando di dare il massimo dei servizi al socio, anche fra mille difficoltà. Vicinanza che fa la differenza, anche rispetto al trend delle altre cooperative a livello nazionale, e che ha permesso a Fidimpresa Marche di chiudere il proprio bilancio 2016 con un discreto risultato di esercizio”.

“I volumi del credito targato Cna ad Ascoli – aggiunge Francesco Balloni, direttore provinciale Cna e componente del consiglio di amministrazione di fidimpresa marche – crescono e cresce il numero soci malgrado la moria delle aziende. Fidimpresa Ascoli ha oggi 3.841 soci, solo nella nostra provincia. E questo malgrado la più alta percentuale in regione di imprese cessate. E senza dimenticare, ovviamente, i danni diretti e indiretti causati dagli ultimi terremoti”.

Il focus

Complessivamente sono state 550 le operazioni che hanno permesso ad artigiani e piccoli imprenditori del Piceno di affrontare il grave momento che sta attraversando il territorio. A questo proposito basti pensare che nel 2015 le garanzie ammontarono a poco più di 11 milioni di euro, nel 2016 del valore di 12 milioni 300 mila euro per investimenti che hanno superato i 30 milioni. Una crescita ancora più significativa se si considera che nel secondo semestre dell’anno la provincia ha visto paralizzate vaste aree produttive colpite dal terremoto e dove l’economia a tutt’oggi è ferma.

Nel dettaglio il 32,5 per cento delle garanzie rilasciate hanno riguardato operazioni di breve periodo, il 67 per cento di medio e lungo periodo. Nel 32,5 per cento di garanzie rilasciate di breve periodo, gli analisti di Fidimpresa Marche rilevano una preponderanza di: anticipo delle fatture/sbf (salvo buon fine) e scoperti di conto corrente. Ovvero garanzie a volte necessarie per supportare le aziende che si sono dovute battere con il peggioramento del loro rating. Mentre nelle operazioni a lungo periodo iniziano a diminuire le operazioni di “consolido” e tendono ad aumentare i mutui per investimenti, grazie anche alle leggi di agevolazione e al fatto che molte imprese del Piceno non investivano più dal 2009. Investimenti che in molte circostanze sono vitali per proseguire l’attività. 

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