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Lo scorso venerdì 16 giugno l’assemblea dei 59 Comuni soci della CIIP SPA ha approvato all’unanimità il bilancio dell’esercizio 2016. Si chiude in positivo il bilancio dell’anno 2016 per l’azienda pubblica Ciip Vettore, con un utile di € 6.825.749. È il Presidente Alati a darne l’annuncio, ricordando come l’azienda –partecipata per il 90,38% del capitale sociale dai Comuni dell’ascolano e del fermano – sia ad oggi un’azienda economicamente sana.

“Ciip cresce di anno in anno, in soli sette anni di attività ha totalizzato quasi 127 milioni di euro di incasso che è stata in grado di reinvestire per lavori di gestione e miglioramento per la rete idrica del territorio” – sottolinea Alati – “E da questo importante bagaglio di esperienza stanno nascendo nuove idee e nuovi percorsi che si svilupperanno in futuro sulla base di solide linee guida”. Attualmente Ciip gestisce 5.955 Km di rete di Acquedotto, 2.588 Km di rete fognaria e 397 impianti di depurazione. Per l’anno 2016 gli investimenti effettuati sono stati di € 19.565.217.

Le linee guida e gli obiettivi raggiunti

L’attività dell’azienda si è mossa seguendo delle precise direttive, ovvero: gestione fortemente partecipata degli enti locali, contenimento della tariffa del servizio idrico, ottimizzazione degli investimenti pianificati nel rispetto del budget, ottimizzazioni dei costi operativi, miglioramenti degli standard del servizio offerto ai cittadini e consolidamento del ruolo della società nel contesto dei servizi pubblici locali.

Tra i più importanti obiettivi raggiunti, vanno ricordate le importanti azioni intraprese a seguito del sisma che hanno portato all’ottenimento di ulteriori 10 milioni di euro da parte della Banca Europea per Gli Investimenti a fronte dei 45 milioni già assegnati, il prolungamento della gestione del servizio idrico in house fino al 2047 con l’inserimento di ulteriori 77 milioni di euro per interventi di manutenzione straordinaria mantenendo invariata la tariffa per gli utenti e l’inserimento di 151, 2 milioni di euro nel Piano degli Interventi a seguito degli eventi sismici.

Le nuove sfide

I gravi eventi sismici hanno modificato lo stato di alcune delle sorgenti gestite da Ciip, in particolare le sorgenti di Forca Canapine e la sorgente Alta di Sasso spaccato sono totalmente improduttive, con una perdita di oltre 50 l/s relativamente al periodi di rilievo. Le sorgenti di Capodacqua e Pescara, subito dopo il sisma hanno evidenziato un incremento nel rilascio di acqua, mentre nella fase attuale si sono ridotte notevolmente.

Ma è la sorgente di Foce di Montemonaco quella che ha subito i maggiori danni, registrando una perdita di rilascio di acqua pari a 200 l/s. Tutto ciò ha portato Ciip ad attivarsi tempestivamente per effettuare ricerche di nuove sorgenti che siano in grado di compensare quanto perduto al fine di scongiurare fenomeni di emergenza idrica. L’incarico è stato affidato all’Ing. Nanni.

Vi è infine l’impegno nel ripristinare la condotta del Pescara, che distribuisce il 50% di acqua nei territori gestiti da Ciip. Su tale condotta è stata richiamata l’attenzione della Regione Marche dallo stesso Alati. L’opera necessita di un intervento di manutenzione straordinaria che interessa circa 50 Km di condutture per un investimento complessivo di circa 90 milioni di euro.

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