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Presso la sala dell’Ex Giunta Provinciale del Palazzo San Filippo di Ascoli Piceno è stato presentato il video-documentario che andrà a impreziosire la visita alla Sala del Crivelli, sita nel Polo Museale San Francesco di Montefiore dell’Aso che conserva ed espone il pregiato Trittico realizzato intorno al 1470 dal pittore veneziano. Alla conferenza stampa erano presenti la vice presidente della Provincia di Ascoli Piceno Valentina Bellini, il vice sindaco del Comune di Montefiore dell’Aso Serena Curto, il consigliere comunale di Montefiore dell’Aso Gennaro Avano, il prof. di Museologia e Restauro dei Beni Culturali Stefano Papetti e il regista Marco Cruciani che vanta una tesi di laurea in antropologia visuale. Il video che vuole essere un incentivo per visitare con maggiore consapevolezza e trasporto un capolavoro sin troppo nascosto del patrimonio culturale del territorio, verrà presentato ad agosto, probabilmente in occasione della XVII edizione del festival Sinfonie di Cinema.

Il video-documentario

Hanno aperto la presentazione del video-documentario dedicato al Trittico del Crivelli conservato presso il Polo Museale San Francesco la vice presidente della Provincia di Ascoli Piceno Valentina Bellini e il vice sindaco del Comune di Montefiore dell’Aso Serena Curto. Entrambe hanno espresso attraverso questo progetto la volontà di rafforzare un dialogo turistico-culturale con lo scopo di valorizzare e dinamizzare il territorio Piceno che non ha nulla da invidiare a zone più notorie come il Chianti, la Valdelsa o la Val d’Orcia in Toscana. Un ringraziamento speciale, inoltre, è stato rivolto all’intero team per lo sforzo economico e la disponibilità intellettuale che l’ha contraddistinto.

Il regista originario di Montefiore dell’Aso, Marco Cruciani, invece ha spiegato il lungo lavoro di ricerca che è stato effettuato per rendere il video-documentario chiaro, efficace e il più possibile coerente con il tema trattato. Difatti, le inquadrature davvero ravvicinate permetteranno di osservare fra stupore e incanto i particolari fisiognomici dei santi raffigurati, i mirabili dettagli decorativi e quelle minuzie degli abiti ornati d’oro e gemme che tanto hanno attirato negli anni l’attenzione degli studiosi di storia del costume. Il regista ha voluto infine sottolineare che è stato anche effettuato un approfondimento etnomusicologico per abbinare alle immagini dei brani in grado di richiamare alla memoria il Quattrocento italiano.

Il video-documentario sul Trittico del Crivelli conservato presso il Polo Museale San Francesco è caratterizzato da due distinti interventi. Il prof. Stefano Papetti illustra magistralmente, grazie alle sue peculiari capacità oratorie ed esplicative, l’aspetto storico-artistico dei pregiati resti di un polittico realizzato per la chiesa di San Francesco, smembrato intorno alla metà dell’Ottocento e a lungo conservato nella chiesa di Santa Lucia a Montefiore dell’Aso. Si sofferma sulla figura di Carlo Crivelli, sulle peculiari allegorie presenti in tutti i lavori del pittore veneziano, sui preziosi dettagli delle vesti dei santi rappresentati e racconta la storia del polittico che in origine era dotato di un pannello centrale con Madonna e Bambino e un pannello laterale con san Francesco, attualmente conservati al Musée des Beaux Arts di Bruxelles; un Cristo morto sorretto da angeli nella cimasa ora alla National Gallery di Londra, un pannello perduto e da una predella con Cristo Benedicente e gli Apostoli scomposto e attualmente appartenente a diverse collezioni. Pietro Zampetti del Trittico di Montefiore ha scritto: “Si tratta di un lavoro di alta qualità che mostra le doti di questo grande artista sensitivo e violento, raffinato e rude: sempre di un’evidenza così viva e allucinante”.

La protagonista di un secondo intervento è invece la professoressa a contratto di Conservazione e Restauro all’Università Carlo Bo di Urbino nonché direttore scientifico della collana Lineamenti di Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, Daphne De Luca che illustra gli interventi preliminari, le indagini diagnostiche effettuate sul Trittico e i curiosi risultati degli esami riflettografici.

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