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Mercoledì 26 luglio, giorno dedicato a sant’Anna, il Campo dei Giochi di Ponte Majore si animerà grazie al Palio degli arcieri, attesissima sfida a colpi di dardi che, come vuole la tradizione, verrà disputata fra i sei Sestieri di Ascoli Piceno a partire dalle ore 21.

Durante la conferenza stampa di presentazione, presieduta da Massimiliano Brugni, assessore all’Educazione, Istruzione, Sport e Politiche giovanili, Massimo Massetti, presidente del Consiglio degli Anziani della Quintana, Raimondo Cipollini, maestro di arceria e Monia Vallesi, artista realizzatrice del Palio, davvero consistente era il numero dei rappresentanti di Piazzarola, Porta Maggiore, Porta Romana, Porta Solestà, Porta Tufilla e Sant’Emidio accorsi per sostenere l’iniziativa che con enorme soddisfazione è stata regolarmente inserita nel programma ufficiale della Quintana 2017.

Gli interventi

In maniera unisona Brugni, Massetti e Cipollini hanno sottolineato con fierezza la capacità dei sestieranti di portare avanti con regolarità, dedizione e sincera passione le varie attività legate alla Quintana, sebbene una serie di gravi problematiche abbia scosso la città di Ascoli Piceno a partire dal 24 agosto scorso.

Durante questo lungo anno il Palio degli arcieri, la Giostra, il Palio degli Sbandieratori e lo stesso Corteo storico hanno aiutato a cementare la collettività moralmente turbata, tangibilmente in difficoltà, ma decisa a tornare alle attività che contraddistinguono il patrimonio folkloristico del territorio. Il drappo, realizzato dalla creatività e dalle abili mani di Monia Vallesi, è stato finanziato dalla Fainplast.

La sua concretizzazione ha dunque un valore umano significativo, soprattutto dopo la sua avvilente assenza durante l’edizione 2016.

Il palio degli sbandieratori

Il maestro di arceria, Raimondo Cipollini, ha voluto ricordare che la competizione venne istituita la prima volta nel 1992, ma fu nel 1995 che si decise di disputare il Palio degli Arcieri annualmente.

Il battesimo della Freccia d’oro avvenne in piazza del Popolo, ma il campo di gara subì diversi cambiamenti. Tuttavia fu sempre allestito in luoghi incantevoli della città quali il Chiostro maggiore di San Francesco, piazza Sant’Agostino e piazza Arringo. Nel 2004 venne introdotta la competizione a squadre in cui ogni Sestiere poteva schierare tre elementi.

Le regole sono più o meno le medesime. Difatti le prove cui periodicamente si sottopongono gli arcieri sono: il tiro allo scudo, il tiro al bastone, il tiro alle tavole e il tiro al pendolo. Vince il Palio il Sestiere che riesce a totalizzare il punteggio più alto dopo le prove previste.

Al termine di esse viene stilata la classifica dei migliori otto arcieri che a seguire prenderanno parte ad un’ulteriore sfida per aggiudicarsi la Brocca d’oro, il trofeo dedicato al miglior arciere singolo. L’edizione di quest’anno sarà particolarmente curiosa poiché la scenografia ha subito un importante restyling.

L’opera di Monia Vallesi

L’artista Monia Vallesi, visibilmente commossa, ha svelato e illustrato il Palio che verrà assegnato al miglior Sestiere in gara. Su uno sfondo caratterizzato da un ventaglio di colori che rimandano alla Quintana di Ascoli, si staglia un bersaglio che mostra la fiera città di Ascoli, la quale sebbene abbia subito i duri colpi degli eventi tellurici, rimane in piedi per mostrare tutta la sua solenne bellezza.

Sullo sfondo l’arciere ignoto è pronto a scoccare la sua freccia vincente. Il Palio degli sbandieratori, ha concluso con vibrante emozione la Vallesi, è dedicato a Paolo Volponi del Sestiere di Porta Romana che di certo avrebbe apprezzato il contenuto dell’opera.

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