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In arrivo 34 milioni di euro da destinare agli ospedali del cratere. Questo, è quello che ha annunciato il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli in assemblea con tutti i sindaci dei comuni facenti parte del cratere del terremoto.

L’obiettivo è quello di ripristinare il prima possibile i servizi nelle aree più colpite, e per questo si è scelto di destinare questi fondi alle strutture sanitarie.

Otto le strutture selezionate dalla Regione Marche mediante l’impiego di tre criteri che privilegiano la destinazione sanitaria, l’appartenenza all’Asur ed il fatto che, ricadendo nei comuni inseriti nel cratere, hanno riportato gravi danni strutturali, tanto che alcune delle quali non possono più funzionare.

Gli 8 ospedali del cratere da ricostruire

Così l’impiego di tali criteri di scelta ha portato a selezionare otto strutture con destinazione sanitaria alle quali è stata abbinata la quota di finanziamento da destinarsi per la ricostruzione e mantenerne l’operatività.

All’ospedale di Fabriano, ad oggi inagibile, sono stati destinati 10 milioni di euro, al poliambulatorio di Offida, il cui 2° e 3° piano sono inagibili a causa del crollo del del tetto e dello sfondamento dei laterizi, 3,3 milioni e all’ospedale di Amandola, inagibile con rischio esterno, 13.

Poi è stato selezionato l’Ex Crass di Macerata, ad oggi inagibile, al quale sono stati assegnati 3 milioni e sempre a Macerata l’ospedale al quale verranno erogati 3,2 milioni.

Altra struttura selezionata è l’ospedale di Matelica, la cui ala del piano terra è temporaneamente inagibile, che riceverà 600 mila euro.

Infine compare nell’elenco la RSA di San Ginesio alla quale sono destinati 400.000 euro e l’ospedale distrettuale di San Severino Marche che riceverà i restanti 800.000 euro.

Manca all’appello Ascoli Piceno.

La proposta ha ottenuto il consenso di tutti i sindaci presenti ad esclusione di uno, ma non è mancato chi ha sottolineato che c’è da auspicarsi che la concessione di un simile contributo coincida poi con l’impegno di mantenere realmente operative le strutture beneficiarie.

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