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Si riunisce ad Ascoli Piceno il Comitato di sorveglianza del Psr Marche per la rimodulazione del Fondo di solidarietà a favore delle zone terremotate. Un momento molto importante che servirà a delineare e accompagnare nei prossimi anni lo sviluppo agricolo delle aree devastate dal sisma. La riunione è fissata per giovedì 7 settembre alle ore 10,30 presso la Cartiera Papale, il Comitato di sorveglianza del Psr Marche si riunirà per autorizzare la rimodulazione del fondo di solidarietà destinato alla quattro Regioni colpite.

Assegnati 160 milioni di euro

Le altre Regioni italiane e lo Stato hanno rinunciato a parte delle propri risorse dello sviluppo rurale per assegnarle al rilancio alle zone dell’Italia centrale devastate dal terremoto. Lo scorso 22 giugno la Commissione politiche agricole nazionali della Conferenza Stato Regioni si era riunita a Civitella del Tronto (Teramo) per ripartire 300 milioni di euro relativi alle annualità 2018-2019-2020 (261 milioni dai Programmi regionali di sviluppo rurale e 38 milioni dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale ministeriale). Alle Marche sono stati assegnati 160 milioni, all’Umbria 51 milioni, all’Abruzzo 46 milioni e al Lazio 42 milioni.

Giovedì prossimo il Comitato di sorveglianza del Psr Marche, organismo composto da funzionali europei, italiani e regionali, si riunirà ad Ascoli per certificare e autorizzare i nuovi interventi proposti dalla Regione, finanziati con i 160 milioni aggiuntivi che andranno a sommarsi ai 537,96 della dotazione iniziale.

Le linee di intervento

La vice presidente della Regione Anna Casini ha anticipato le linee d’intervento che verranno proposte al Comitato: “Le risorse aggiuntive saranno destinate alle misure più rilevanti, a sostegno degli investimenti produttivi, all’insediamento dei giovani agricoltori, alla multifunzionalità dell’azienda agricola (agriturismo, vendita diretta), alle azioni di certificazione e di promozione dei prodotti di qualità. Il terremoto ha stravolto la rete viaria, per cui parte delle risorse serviranno a ripristinare la viabilità minore, in sinergia con quelle sulla viabilità maggiore finanziati con fondi nazionali”. La vice presidente ha segnalato anche il ripristino degli edifici e del potenziale produttivo aziendale.

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