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Marco Fioravanti e il consigliere regionale del Lazio Giancarlo Righini sono stati in visita presso l’azienda Sano di Gianfranco Castelli. Si tratta di una realtà che ha tenuto duro negli anni ad Accumuli resistendo alla crisi economica, alle carenze infrastrutturali, alle difficoltà della montagna e con il terremoto dopo aver ospitato molti cittadini ed operatori di protezione civile e vigili del fuoco nel momento dell’emergenza con alimenti e spazi a disposizione nella scossa del 30 Ottobre 2016 ha avuto una parte della sua produzione compromessa dall’inagibilità di una parte dello stabilimento.
 

Il caso dell’azienda Sano

“Avendo una produzione di prosciutti e guanciali Igp, quindi con lavorazioni di prodotto prima di immettere nel mercato di almeno 18 mesi, ha avanzato subito proposte di delocalizzazione della parte della produzione colpita, e la Regione Lazio a seguito del Decreto terremoto ha recepito un progetto di delocalizzazione ‘immediata e temporanea’ che prevedeva un intervento di 1,4 milioni di euro di cui ammissibili 900.000 euro e finanziabili 770.000 euro di cui 440.000 euro devono essere spesi dall’azienda Sano dopo un anno per il riscatto della struttura mobile e non si sa chi deve pagare lo smaltimento della stessa. Nonostante l’assenza di intervento pubblico in una fase di emergenza, ad oggi non ci sono i permessi per avviare la delocalizzazione e l’azienda Sano come tante altre rischia di mandare a casa oltre 50 persone pur avendo un ampio mercato da soddisfare”, è stato riportato in una nota.
 
“Noi abbiamo iniziato da una settimana queste visite e continueremo ad effettuarle nelle prossime settimane per dar voce a chi è in affanno e rassegnato. – ha aggiunto Fioravanti – 
Tra le lacrime di Gianfranco Castelli e la figlia Chiara e l’amore dei loro dipendenti per il proprio lavoro e di fronte uno Stato sordo, politici che si girano dall’altra parte per effettuare tagli di nastri noi vogliamo combattere fino alla fine per poter svegliare i dormienti e cambiare l’Italia ripartendo dai piccoli produttori che l’hanno resa così bella e tutelano tutti i giorni il Made in Italy”.
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