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È stato presentato presso lo spazio Lab della Bottega del Terzo Settore di Ascoli Piceno il progetto I Cento Cammini, realizzato dalla Cooperativa Sociale Ama Aquilone in collaborazione con la Fondazione Carisap.

Hanno illustrato gli obiettivi raggiunti dal 2015 – anno in cui è stato istituito il progetto – e i propositi per il piano pluriennale 2017 – 2019 Francesco Cicchi fondatore e presidente della Cooperativa Ama Aquilone, suor Rosario Charo in rappresentanza delle suore Oblate del Ss. Redentore di SBT, don Gianni Croci e Giuseppe Paci per la Caritas – Diocesi San Benedetto del Tronto, Ripatransone e Montalto (AP) e Paula Beatriz Amadio responsabile del Servizio di Segretariato Sociale – Ama Aquilone Cooperativa Sociale Onlus.

Che cos’è il progetto I Cento Cammini

Ama Aquilone e Fondazione Carisap continuano a fare rete insieme a un ampio gruppo di partners per la prosecuzione del progetto I Cento Cammini.

Dietro a questa salda collaborazione vi è la volontà di sostenere le persone e le famiglie che si trovano in una condizione economica disagiata. La drammaticità della situazione attuale viene proprio denunciata dall’Istat, secondo cui nel 2016 erano 1 milione e 619mila le famiglie residenti in Italia in condizione di povertà assoluta, mentre pare che per il 2017 la cifra sia addirittura lievitata.

Questa precarietà economico-sociale in progressivo aumento ha portato anche a una crescente richiesta di accesso ai servizi del Polo Solidale che si trova a San Benedetto del Tronto.

Per capire meglio la complessità della questione basta sapere che tra marzo 2015 e dicembre 2016

  • Sono state 323 le persone che hanno chiesto il supporto degli operatori del progetto. Di queste 205 erano maschi e 118 femmine. Età media 40 anni. La persona più giovane 3 anni, mentre quella più anziana 64. Il servizio più richiesto riguardava l’orientamento al lavoro, poi le cure dentarie specialistiche.
  • Sono state 20 le persone, alcune con figli piccoli, che si sono avvalse del servizio di supporto abitativo negli appartamenti della Coop Ama Aquilone.
  • Numerosi i bambini al di sotto dei 12 anni che hanno usufruito di più servizi sociosanitari.
  • Per 78 persone è stato attivato un tirocinio e/o una borsa lavoro, a 40 tra queste (circa il 51%) le aziende ospitanti hanno riconosciuto un’indennità ad integrazione di quella erogata dalla Cooperativa; 27 tra le 78 richiedenti (quasi il 35%) hanno ottenuto un contratto di lavoro o di collaborazione e 17 hanno svolto un corso di formazione gratuito.
  • Rispetto al gioco d’azzardo, l’ambulatorio GAP – Gioco d’azzardo patologico, ha avuto in cura 32 persone, di cui 24 uomini e 8 donne, l’età media è di circa 40 anni e complessivamente gli incontri di sostegno individuale sono stati 148.

Come spiegato anche da Francesco Cicchi: “la povertà e l’instabilità inducono alla fragilità delle relazioni, a una precarietà lavorativa, all’insicurezza sociale, alla malattia e di conseguenza a un grave senso di inadeguatezza”.

Attraversi I Cento Cammini, pertanto, si vuole andare a sostenere ancora una volta le persone con un presente disagevole, ma senza pietismo o commiserazione. L’idea è quella di far rinascere la persona con tutti i suoi valori etici e soprattutto mediante quel decoro che le appartiene dalla nascita. 

I servizi resi riguardano:

  • assistenza finanziaria e legale;
  • cure sanitarie specialistiche;
  • orientamento al lavoro e sostegno all’inserimento lavorativo, supporto allo sviluppo di creazione d’impresa;
  • un concorso di idee per promuovere iniziative imprenditoriali innovative e ricollocamento lavorativo.

Come ribadito più volte in maniera corale, non si tratta di una forma di mero assistenzialismo, ma un mezzo attraverso il quale emergere da uno stato sociale critico che coinvolge sempre più persone e famiglie italiane. Secondo la CARITAS fra le persone che chiedono aiuto, il 15% sono nate nel nostro Paese, mentre i restanti sono extracomunitari. Per quanto riguarda questi ultimi, particolare è l’attenzione nei confronti dell’inserimento consapevole. Difatti, il progetto punta a insegnare loro la lingua italiana e le regole di comportamento inerenti il lavoro e la vita sociale che ovviamente risultano diverse rispetto a quelle delle terre d’origine.

Come ha spiegato Francesco Cicchi, il desiderio che anima l’impresa è la ferma volontà di rendere sempre più concreto e reale l’art.3 della Costituzione Italiana per cui: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali“.

Dignità, dunque, è la parola chiave di questo progetto.

Come chiedere aiuto

Per accedere ai servizi è necessario rivolgersi al segretario sociale che analizza la domanda e indirizza ai servizi specifici.

Il Polo solidale I Cento Cammini si trova in via Pasubio n.78, 63074 San Benedetto del Tronto (AP) Tel. 0735.592530; fax 0735.751935; Mail: icentocammini@ama-aquilone.it

ORARI
Lun 9.00-13.00 / 14.00-16.00
Mar-Ven 9.00-13.00 / 14.00-18.00

Il nuovo bando

Nel gennaio 2018 verrà lanciato il bando dedicato al concorso di idee per la creazione di una start up d’impresa.

Fulcro de i cento cammini è l’inserimento lavorativo anche come sostegno ad idee imprenditoriali. Il bando, che uscirà ad anno nuovo, avrà a disposizione un fondo economico dedicato a questa finalità”. Francesco Cicchi, fondatore e Presidente di Ama Aquilone, anticipa così il bando che verrà promosso dalla Cooperativa nel 2018.

Potranno partecipare tutti coloro che si trovano sotto la soglia di povertà, ma hanno voglia di crescere, emergere, rinascere e costruirsi un futuro in maniera pragmatica. La cooperativa metterà a disposizione 40.000 euro per un totale di 3/4 progetti che verranno attentamente vagliati in maniera fiscale e legale così da poter garantire un futuro saldo all’idea proposta. Si tratterà di un progetto a fondo perduto con una doverosa rendicontazione dei costi sostenuti.

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