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E’ ancora vivo il ricordo della presentazione, nei locali della Libreria Rinascita, dello splendido volume “I Paesaggi” di Tullio Pericoli, in cui sono stati riproposti i dipinti dedicati, per lo più, agli angoli più preziosi delle fascinose Terre del Piceno. E proprio durante quella riunione era stato rilevato che le opere del Maestro potevano contribuire alla promozione dell’immagine del territorio, tanto che Pericoli si era reso disponibile a esporre le sue opere a Colli del Tronto o a Ascoli Piceno.

Il progetto originario

“Evidentemente l’idea della Fondazione Pericoli e la messa a disposizione della città di Ascoli di circa 160 opere  da esporre, a quanto pare, in uno spazio prestigioso, come il Palazzo dei Capitani, faceva sperare in una conclusione positiva di questo affascinante progetto. Ma, come al solito, pare che le luci del nuovo giorno abbiano fatto svanire nel nulla questo sogno. – ha lamentato in una lettera la sezione di Italia Nostra – Ma la cosa più grave è che, non si sa per colpa di chi e di cosa, l’esito della vicenda ha indispettito in maniera forse irreparabile la generosa disponibilità del Maestro Pericoli”.

“Si trattava – ripercorrono dall’associazione – di creare una Fondazione con 160 opere da esporre nel Palazzo dei Capitani e tutto sembrava che andasse bene, dalla scelta del Palazzo dei Capitani come luogo dell’esposizione, allo statuto approvato, al fondo stanziato”. Di tutto questo, però, nulla si è fatto.

Poi svanito nel nulla

“Ci chiediamo: sarà mai possibile recuperare una situazione così compromessa? Noi speriamo che ciò accada e che si faccia tutto quanto possibile per ridare la possibilità al Maestro di tornare a fidarsi della città e di un territorio, cui con la sua arte ha tanto donato senza mai nulla chiedere in cambio. – e hanno aggiunto – Il nostro fervido augurio è che Ascoli si possa dotare di una prestigiosa struttura per ospitare degnamente le opere del Maestro Pericoli, dove magari esporre anche parte delle ceramiche della prestigiosa Raccolta  Matricardi e, a rotazione,  i dipinti della Collezione Fiocchi e i significativi ed emozionanti reperti di varia arte collezionati da Gianni Brandozzi, arricchendo così l’offerta culturale della città per avviare un processo di sviluppo del turismo della qualità e della conoscenza, incominciando a realizzare, anche se in parte, quanto proposto dalla nostra Sezione nel progetto del Parco Culturale ed Ambientale di Ascoli, Giardino di Pietra, creando le condizioni per poter aspirare, in un prossimo futuro, alla scelta della nostra città quale Capitale Italiana della Cultura“.

L’appello è stato lanciato al sindaco Guido Castelli, al presidente della Fondazione Carisap Vincenzo Marini Marini, al professor Stefano Papetti direttore della Pinacoteca Civica di Ascoli.

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