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Cosa gli/le regalo? Questo dilemma affligge un po’ tutti in questi giorni che precedono il Natale.

Tra oggetti tecnologici, tristi pigiamo di flanella, immancabili mutande rosse portafortuna e altre diavolerie la seconda metà di dicembre fino alla fatidica notte del 24 sono una vero corri-corri generale a caccia di un dono che possa soddisfare e stupire le persone a cui vogliamo bene.

Ovviamente ciascuno ha i suoi gusti e il rischio di fare errori è sempre dietro l’angolo. A chi non è mai successo di incappare nel regalo sbagliato accolto con un sorriso tiratissimo dal nostro ricevente che ci ha fatto sentire frustrati e a disagio?

Quante volte avete invece voi stessi dovuto indossare la maschera della gioiosa gratitudine di fronte all’ennesimo kit di presine ricamante con babbo natale?

Bene ecco i Libri Natale 2017, con le mille possibilità di avventure da scoprire è un regalo salva Natale per eccellenza e sicuramente vi aiuterà a fare bella figura e a rendere felice i vostri amici.

Libri Natale 2017, i miei consigli

Cominciamo con un  libro adatto alla categoria degli “informati”. Vede tutti i talk show di politica che passano in tv? Legge almeno 3-4 quotidiani per avere una visione d’insieme del panorama politico? Crede che se ci fosse la possibilità lui avrebbe sicuramente convinto Trump e Kim Jong-un a trovare un accordo (magai abbandonandoli entrambi su un’isola deserta lontano dal consesso delle civili nazioni?)?

Bene a un fissato/a della politica e dell’attualità così non potete se non regalare il geniale libro “Sicurezza, territorio, popolazione” di Michel Foucault. Il grande pensatore francesce in questo seminario del 77 anticipa i grandi quesiti del nostro tempo, legati al rapporto tra libertà e controllo. Dalla illuminante quarta di copertina: “Il problema che si pone infatti agli albori della modernità è come governare e razionalizzare fenomeni naturali quali la salute, l’igiene, la natalità, la longevità, la “razza” delle popolazioni.

Qui si osserva l’emergere del paradigma della “sicurezza” e delle tecnologie di governo destinate a regolamentare i flussi e la mobilità delle popolazioni: cioè quel “disciplinamento della vita” che si impone come correlato indispensabile del “laissez-faire” liberista. Nel procedere del corso, il tema iniziale delle tecnologie della sicurezza lascia il campo all’indagine sulla genesi dello stato moderno e sulle procedure messe in atto per assicurare il “governo degli uomini”.

Due sono i momenti fondamentali: l’invenzione da parte del cristianesimo di una forma di potere totalmente estranea al mondo greco-romano, che si arroga il compito di guidare gli uomini verso la salvezza dettandone la condotta individuale, e la formazione di una “governamentalità politica”, che inscrive la condotta degli individui nell’esercizio di un potere sovrano. Dalla pastorale cristiana alla ragion di stato, allo stato di polizia, secondo un cammino bifronte, insieme individualizzante e totalizzante, che consente allo stato moderno di insediarsi”.

Secondo libro del nostro percorso è invece pensato per l’amico/a sempre perso tra le nuvole. Agli inguaribili romantici, ai sognatori e alle anime belle consiglio di regalare la interessante raccolta poetica “Cento poesie d’amore a Ladyhawk”  di Michele Mari.

Colto e citazionistico, ma immediato alla lettura, autobiografico e “vero” nei contenuti. Romantico e sentimentale nella tonalità di fondo, ma attraversato da un’ironia che si incastona negli snodi strutturali del libro, oltre che nelle sue pieghe più visibili. 

Per invece quell’amica/o che è fissato con l’altrove e ha sempre la valigia pronta non posso se non segnalare il volume: “Tempo di regali”. Munito solo di uno zaino da alpinista, un vecchio cappotto militare, scarponi chiodati, l’Oxford Book of English Verse e un passaporto nuovo di zecca che gli attribuisce la professione di studente (anziché, come avrebbe auspicato, quella di vagabondo), nel dicembre del 1933 Patrick Leigh Fermor abbandona Londra e una carriera scolastica sciagurata e ribalda.

Ha appena diciotto anni, vaghe ambizioni letterarie, ma un progetto nitido e grandioso: attraversare l’Europa a piedi e raggiungere Costantinopoli. Quando vi arriva, il 1° gennaio 1935, è ormai un altro: non solo si è lasciato per sempre alle spalle disastri e misfatti, ma ha sviluppato una rara forma di nomadismo e l’arte, ancora più rara, di trasmetterlo agli altri.

Che contempli lo splendore barocco dello Schloss Bruchsal o le nodose mani dei contadini fra cipolle tagliate, caraffe sbeccate e pane integrale; che dorma in un fienile steso come un crociato sulla tomba o nel “capanno da caccia” del barone Pips Schey a Kòvecses; che percorra il Reno su una colonna di chiatte che trasportano cemento o attraversi Vienna offrendosi come ritrattista a domicilio; tutto ci appare il dettaglio di un fantasmagorico affresco, tutto sembra ricomporsi in un gigantesco puzzle dove risorge il passato dell’Europa.

E insieme scopriremo qui il modello ancora fragrante di quel modo di viaggiare (e di vivere) che sarà un giorno identificato con la fisionomia di un giovane amico di Leight Fermor: Bruce Chatwin.

Concludo con un libro per bambini che potrà piacere sicuramente anche ai grandi.

Una fiaba illustrata da scoprire è Il coccodrillo. Un avvenimento straordinario. Il racconto è opera di uno dei più grandi autori della letteratura di tutti i tempi, Fedor Dostoevskij. Di che parla il volume? “Racconto veritiero di come un signore, di una certa età e di rispettabile aspetto, fu inghiottito vivo, e tutto intero, da un coccodrillo nel ‘Passage’ di Pietroburgo, e di ciò che ne seguì.” Un Dostoevskij sorprendente, grottesco ed esilarante fino alle lacrime. 

Alla prossima settimana per altri consigli di lettura!

 Scrivetemi a info@bibliodiversita.it

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