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La Fondazione Rete Lirica delle Marche è oggi una realtà. In un clima denso di soddisfazione è stato presentato il primo caso italiano di collaborazione tra Teatri tradizionali, Festival e Ico -Istituzioni Concertistico Orchestrali – che svolgono un’attività di lirica ordinaria.

La Fondazione è nata dopo un percorso di tre anni che è germinato grazie a una brillante intuizione dell’allora assessore al Bilancio della Regione Marche e oggi presidente pro-tempore dell’Istao, Pietro Marcolini, che aveva raggruppato in un protocollo d’intesa i maggiori teatri della Regione, gli enti e le fondazioni artistiche che operavano nel settore della lirica con l’intenzione di trarre il massimo dei benefici dalle risorse economiche messe a disposizione per un settore dalle grandi potenzialità.

Il protocollo d’intesa firmato a inizio 2018 per la nascita e lo sviluppo di un progetto tanto ambizioso, ha visto riuniti dinnanzi all’assessore alla Cultura della Regione Marche: il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, il sindaco di Fano Massimo Seri, il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, il sindaco di Macerata Romano Carancini e poi il presidente della Fondazione Orchestra Regionale delle Marche Renato Pasqualetti, il sovrintendente della Fondazione Rossini Opera Festival Gianfranco Mariotti, l’Associazione Arena Sferisterio, il presidente della Fondazione Teatro della Fortuna Catia Amati e quello del Consorzio Marche Spettacolo Carlo Maria Pesaresi.

Il Cda della Fondazione Rete Lirica delle Marche è invece composto da: Catia Amati (Fondazione Teatro della Fortuna ), Massimiliano Fraticelli (nominato da sindaco di Macerata), Paola Izzi (nominata dal sindaco Ascoli Piceno) e Mara Polloni (nominata dai tre soci partecipanti, ossia Fondazione Rossini Opera Festival, FORM e Associazione Arena Sferisterio). Il presidente è Igor Giostra (nominato dal sindaco di Fermo), il direttore è Luciano Messi, mentre il consulente artistico è Alessio Vlad.

Al momento della tanto attesa costituzione, i grandi assenti sono stati i vari rappresentanti di Ancona e Jesi, sebbene negli ultimi mesi siano giunti dei segnali d’interesse da parte dei rispettivi sindaci. In effetti, come espresso da tutti gli attori della Fondazione Rete Lirica delle Marche, si tratta di un’iniziativa virtuosa a livello nazionale. Quest’associazione di maestranze regionali è in grado di valorizzare l’intero territorio grazie a degli eventi che, sviluppati secondo una giusta dose di collaborazione ed entusiasmo, possono divenire una fruttuosa attrattiva turistica e culturale.

La nostra regione, le Marche – lo dice il nome stesso – è costituita da diverse realtà socio-antropologiche che talvolta non hanno permesso un incontro corale proprio per il suo carattere eterogeneo. Questa volta, grazie alla Fondazione, ha dimostrato che certe divergenze, seppur politiche, possono essere soppresse a favore di una crescita unanime. Tale iniziativa deve divenire uno stimolo e un esempio attrattivo anche per altri settori. Proprio per la sua perspicacia, hanno ripetuto i rappresentanti durante la conferenza stampa di presentazione, la Fondazione Rete Lirica delle Marche merita una crescente premialità. 

Obiettivi della Fondazione Rete Lirica delle Marche

L’idea ha iniziato a prendere forma anche grazie al successo riscosso dalla Rete Lirica delle Marche che in pochi anni era riuscita a concretare operazioni da manuale.

La decisione di riunirsi nella Fondazione Lirica delle Marche è stata dettata anche dall’ampio ventaglio di vantaggi conseguibili. Carlo Maria Pesaresi nei giorni scorsi ne ha elencati quattro:

  1. “Tale collaborazione offre l’opportunità di presentare una domanda unica a valere sul Fondo Unico dello Spettacolo (FUS), con evidenti benefici in termini di rispetto dei parametri richiesti per accedere al Fondo”;
  2. “Permette di massimizzare le attività di produzione, creando maggiori economie di scala”;
  3. “Consente di effettuare una programmazione a lungo termine che consenta di alleviare oneri organizzativi e amministrativi che gravano su singoli teatri e Comuni”;
  4. “Offre l’opportunità di affrontare al meglio la Riforma dello Spettacolo dal Vivo, i cui decreti attuativi sono in via di approvazione”.

Fra non molto verrà annunciata una conferenza stampa, tesa a comunicare il calendario degli eventi predisposti dalla Fondazione Lirica delle Marche per l’anno 2018, sebbene s’intenda provvedere a un programma sperimentale ben più ampio, forse triennale.

 

 

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