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Ascoli lavoro, il Centro Studi Cna e Confartigianato delle Marche hanno elaborato i dati Istat sull’occupazione per il 2017 relativamente alla regione Marche. 

I dati Istat elaborati da Cna e Confartigianato

Tra la fine del 2016 e dicembre 2017, gli occupati passano da 613.328 a 628.924 (+15.596 di cui 8.663 donne e 7.033 uomini), mentre i disoccupati scendono da 87.189 a 70.344 (-16.845 di cui 8.450 uomini e 8.395 donne). Questi i numeri che fotografano il mercato del lavoro marchigiano dove si registra un tasso di disoccupazione sceso dal 12,4 per cento al 10,1 per cento.

Rispetto alla fine del 2016, l’ultimo trimestre 2017 registra una crescita occupazionale assai intensa del sistema manifatturiero (+29.980 occupati) ma anche una crescita delle costruzioni (+644 occupati, e del primario (+1.642 occupati,) Invece calano gli occupati nei servizi (-16.670 di cui 9.861 sono i posti di lavoro persi da  alberghi e ristoranti).

Incognita per gli inoccupati

A preoccupare Confartigianato e Cna Marche, però, rimane il fatto che la crescita occupazionale abbia riguardato soltanto disoccupati con precedenti esperienze lavorative mentre faticano ad entrare nel mercato del lavoro coloro che non hanno mai lavorato. 

Le persone in cerca della prima occupazione erano 18.248 alla fine del 2016 e sono diventati 18.389 alla fine dell’anno scorso (+141). A non trovare un’occupazione sono soprattutto i disoccupati maschi senza precedenti esperienze lavorative (+716) mentre va meglio per le donne (-574).

Altro elemento di preoccupazione l’aumento degli inattivi scoraggiati, ossia quelle persone che sono disponibili a lavorare ma hanno smesso di cercare (+4.145).

A frenare l’ottimismo sono soprattutto i dati sul mercato del lavoro relativi all’ultimo trimestre del 2017 rispetto al trimestre precedente. Tra ottobre e dicembre sono sì aumentati gli occupati (+3.709) ma anche i disoccupati (+3.397), soprattutto quelli senza precedenti esperienze lavorative (+6.945) e gli inattivi scoraggiati (+5.550).

“I dati dimostrano che offerta e domanda di lavoro faticano ancora ad incrociarsi nella nostra regione e chi si iscrive per la prima volta ai Centri per l’Impiego non ha le competenze e le professionalità richieste dalle imprese, che preferiscono rivolgersi a chi ha già avuto una precedente esperienza lavorativa nello stesso settore produttivo. – hanno commentato Confartigianato e Cna Marche – Una conferma che viene anche dall’indagine Excelsior del Ministero del lavoro secondo il quale nella nostra regione circa il 20 per cento del fabbisogno professionale delle imprese è di difficile reperimento”.

Le donne guidano la ripresa

Si può ben dire che la crescita dell’occupazione è tutta e solo femminile perché riguarda 6.838 donne mentre gli occupati maschi calano di 3.130 unità. E la componente femminile è la protagonista anche nella crescita dei disoccupati, perché mentre i disoccupati maschi sono in calo (-875), tra le donne la crescita è piuttosto forte (+4.272). Significa che la crisi ha costretto tante donne a rimettersi sul mercato del lavoro in cerca di uno stipendio da portare in famiglia.

La ricetta di Cna e Confartigianato

“Per far diventare strutturale la ripresa del lavoro e dell’occupazione servono un forte abbattimento del  cuneo fiscale  e del costo del lavoro per le imprese. – hanno concluso le due associazioni di categoria – Solo così possono ripartire i consumi interni che sono fondamentali per la creazione di lavoro nelle piccole e media imprese marchigiane”.

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