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Ascoli, l’allenatore bianconero Serse Cosmi analizza la gara in programma sabato pomeriggio allo stadio Zini contro la Cremonese.

Ascoli, le parole di Cosmi prima della trasferta in terra lombarda

“Il morale della squadra non è altissimo ma considerando il momento è normale, mi stupirei sei fosse il contrario – esordisce il tecnico del Picchio -. C’è consapevolezza però dell’importanza di queste ultime 6 partite che restano. Quindi grande concentrazione. I risultati di martedì in un certo senso ci hanno dato una mano. A Cremona non vogliamo e non possiamo perdere. La Cremonese è una formazione che sta pagando i troppi infortuni subiti. Del resto aveva chiuso il girone d’andata a 32 punti”.

Cosmi poi parla anche del possibile modulo tattico e delle tante defezioni. “Difesa a 4? La possibilità c’è, dipende dai giocatori che si hanno a disposizione. Questo assetto difensivo ha sicuramente i suoi pro e i suoi contro. Se avessi avuto la certezza di potere contare su uomini adatti per tale modulo, lo avrei già scelto. Di nuovo 2 punte pure? Si e no. Faccio un esempio: il 4-2-3-1 lo giocano quelle formazioni che praticano un calcio offensivo da agosto, non nelle ultime 6 gare. Purtoppo non abbiamo queste caratteristiche”.

“Mengoni? Lo valuteremo nella rifinitura di domani. Buzzegoli sta deludendo? Ha 35 anni, la B ha 42 gare, credo sia normale che viva un momento di appannamento. Chi dice che Cosmi si piange addossi non conosce la carriera del sottoscritto. Su una cosa non ho dubbi: so contare. A centrocampo oltre a Buzzegoli abbiamo solo Addae, Kanoute e Parlati. Castellano lo vedo alter ego di Buba, quindi non complementare. Il destino ha voluto che Carpani s’infortunasse dopo che stava diventando fondamentale. Bianchi? Mi manca dalla gara di Palermo ed era uno dei pochi in grado di interpretare un determinato ruolo. D’Urso si stava integrando nel nostro modulo sfornando prestazioni importanti contro Bari e Carpi, poi ora è alle prese con problemi di gastroenterite che non lo hanno fatto mai allenare in settimana. Ho fuori anche Martinho e Pinto. Tutti elementi che mi costringono a cambiare spesso.

Mandare in campo qualcuno della Primavera? In quella squadra ci sono tanti elementi interessanti e di valore come Perri, Tassi, Ventola e Diop ma il problema è: o si tratta di giocatori incoscienti che non sentono la pressione oppure sono troppo al corrente dell’importanza delle partite”.

L’allenatore bianconero parla anche delle altre avversarie. “Tutte le squadre che devono affrontarci dicono che ci aspettano per tornare a vincere? L’Entella lo ha detto da tempo, ora aspetto che lo dica il Pescara. Per noi è certamente uno stimolo in più”.

 

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