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Stop al Piano Periferie: il governo lo rinvia direttamente al 2020. L’inghippo si nasconde bene dentro uno degli emendamenti al Decreto Milleproroghe che di fatto congela per i prossimi due anni i 120 progetti già firmati per riqualificare le periferie di altrettante città italiane.

Sull’argomento interviene il sindaco Guido Castelli con una nota, per rassicurare gli animi dopo una mattinata preoccupante soprattutto sui social. Castelli dichiara che “Ascoli non è toccata dal provvedimento”. 

Castelli sul Piano Periferie: Ascoli è salva

“Il progetto per la rigenerazione urbana del quartiere di Monticelli redatto dal Comune di Ascoli a valere sul bando periferie non è tra quelli che subiranno il provvedimento di sospensione previsto dal decreto milleproroghe.

Il comune di Ascoli infatti, grazie alla qualità della propria proposta progettuale, è risultato tra i primi 24 comuni d’Italia ad ottenere il finanziamento e, in quanto tale, a beneficiare del primo, originario stanziamento di 500 milioni disposto dalla Presidenza del Consiglio.

Il milleproroghe, al contrario, ha previsto la sospensione degli effetti di un ulteriore stanziamento di 2 mld con cui il Governo Renzi aveva stabilito di finanziare tutti i 96 progetti residuali che erano stati proposti dai comuni capoluogo d’Italia.

Fatta questa premessa, ritengo utile e doveroso  che la Camera, quando vaglierà il provvedimento il prossimo 11 settembre, riveda i meccanismi di sospensione così da non inficiare il lavoro dei tanti comuni che sono sono prodigati per giungere ad un avanzato grado di maturazione della progettualità”.

Il colpo di scena del Milleproroghe, quindi, non riguarda per fortuna Ascoli e quei Comuni che avevano già avviato i rispettivi progetti di riqualificazione urbana delle periferie. La stretta di mano del sindaco Guido Castelli con l’allora premier Paolo Gentiloni ce la ricordiamo tutti: una firma a Palazzo Chigi che valeva 18 milioni di euro per il quartiere Monticelli. 

Leggi anche: Castelli incontra il premier Gentiloni per il progetto di rigenerazione urbana

castelli firma piano periferie

Foto del Resto del Carlino.it

Lo stop al Piano Periferie del governo

L’idea di rimandare il Piano Periferie al 2020 desta molta preoccupazione nei sindaci italiani. L’emendamento del Decreto Milleproroghe ha appena avuto il via libera dal Senato e a settembre arriverà anche alla Camera e dirotta di fatto i 2,1 miliardi su altre necessità degli enti locali. Chiaramente, se e quando nel 2020 si riprenderà in mano il Piano gli stanziamenti saranno da costruire di nuovo da zero. Difficile da credere.

Il presidente dell’Anci Decaro è intervenuto sulla questione: “I sindaci potrebbero diffidare la presidenza del Consiglio ad adempiere a quanto deciso e sottoscritto dal governo. Nel Milleproroghe si coglie un segnale positivo, con la procedura per sbloccare gli avanzi di amministrazione ma la sospensione del bando periferie è preoccupante. Ci sono Comuni che hanno avviato attività di progettazione o addirittura le gare. Dal governo pretendiamo chiarezza”.

La questione ascolana con il progetto per Monticelli

In versione cittadina, per Ascoli c’è il progetto di riqualificazione del quartiere Monticelli. La firma della convenzione era arrivata a marzo 2017 e la città è praticamente pronta per avviare i lavori.

Ricordiamo che Ascoli si era piazzata nella prima fascia dei fondi stanziati dal Governo proprio per la rigenerazione delle periferie. Il progetto si focalizza soprattutto su Monticelli e comprende anche il ponte per collegare il quartiere con la zona di Castagneti.

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