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Una delegazione del gruppo Li Zann’ di Acquasanta Terme è stata ospite del carnevale estivo di Castiglion Messer Marino, comune abruzzese in provincia di Chieti.

Uniti da una similare tradizionale folkloristica, i due comuni del centro Italia hanno rinnovato la volontà di unione e condivisione dei loro costumi folkloristici e delle loro tradizioni.

La tipica maschera del carnevale di Castiglion Messer Marino è infatti molto simile a quella del carnevale acquasantano.

I “Pulcinella” locali hanno un copricapo e un costume molto simili a quelli che nel periodo di carnevale ballano e sfilano nelle frazioni da Umito a Pozza. Proprio per questa caratteristica comune, i due centri dell’Appennino hanno sviluppato parallelamente un rapporto di stima e di scambio culturale.

Durante la giornata di festa, il Comune abruzzese ha organizzato un momento culturale con un convegno sulle maschere rituali dell’Appennino, con la preziosa partecipazione di Adriana Gandolfi del museo antropologico Genti d’Abruzzo e la presentazione del libro su Li Zann’.

Una giornata all’insegna del divertimento e dal folklore. Quest’ultimo un tema che l’amministrazione comunale di Acquasanta Terme promuove attivamente.

L’assessore alla cultura Elisa Ionni ha già predisposto la partecipazione abruzzese al prossimo Carnevale acquasantano.

La maschera de Li Zann’

Li Zann’ sono un gruppo rappresentante gli abitanti della valle del fiume Garrafo. Il sabato di Carnevale rivivono le strade dei borghi di Pozza e Umito.

Un copricapo tutto colorato e particolare, una maglia bianca con scialli di colori accesi e una spada di legna in entrambi i lati della vita a simboleggiare il bene e il male rappresentano il costume importato da lavoratori lombardi nelle terre acquasantane durante il 1500.

Proprio questa tradizione nel tempo ha generato tre discendenze culturali che ritroviamo in abruzzo, nel reatino e proprio nell’acquasantano.

Un turismo culturale pro Acquasanta

Un appuntamento che vuole essere un nuovo modo di sviluppo di un turismo culturale basato sul folklore e sulle tradizioni; un’alternativa forme di vacanza che permetta di conoscerne la storia e l’arte.

Un turismo che può andare di pari passo e fondersi con quello gastronomico, il tutto per accrescere la notorietà del Comune di Acquasanta nel territorio nazionale.

Una risorsa importante e non trascurabile per Acquasanta, una offerta turistica non vincolata che può contribuere alla già compromessa economia locale.

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