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Certo l’autunno non è ancora arrivato. Anzi per molti di noi questo è solo l’inizio delle tanto agognate vacanze. Ma quello che conta è il tempo. Il tempo a disposizione per leggere libri. Che siate ancora in spiaggia o in montagna oppure già stiate pensando a quali titoli scegliere per rinfoltire la vostra libreria ecco quattro libri da leggere per cominciare bene l’autunno.

Sulla scia della nuova serie Tv dal titolo Castle Rock potrebbe essere una buona idea entrare nelle atmosfere del re del brivido con una lettura o rilettura di IT. Il capolavoro di Stephen King è perfetto per le atmosfere malinconiche e nostalgiche dell’autunno.

Quando le giornate si accorciano e le ombre si fanno più lunghe le avventure dei sette ragazzi di Derry che si trovano ad affrontare un mistero più grande e antico di loro sono un complemento perfetto.

IT è un’opera monumentale che rappresenta la summa del lavoro di Stephen King e un libro che non può mancare in qualunque libreria. La città immaginaria di Derry, un mistero che accompagna gli abitanti da millenni, un gruppo di giovani che diventano adulti affrontando il lato oscuro dell’esistenza. Una lotta epica tra bene e male nella quale la posta in gioco vale molto di più delle vite dei singoli.

Oltre il confine è il secondo romanzo di Cormac McCarthy dedicato alla frontiera americana. Fa parte di una Trilogia della Frontiera e lo si può leggere in tutto agio separato dagli altri. È un viaggio in un West che sta scomparendo dove cowboy e cavalli appaiono più come ombre di un passato in via di estinzione che come protagonisti dell’antico sogno americano.

La storia si sviluppa seguendo i tre viaggi che Billy Parham, giovane cowboy, compie dal Nuovo Messico al Messico in compagnia di una lupa e del fratello minore Boyd. Ogni viaggio rappresenta  un momento di crescita nella vita del protagonista, Billy. Rituali di passaggio compiuti attraverso atti drammatici ed epici.

La prosa di McCarthy, autore di La strada e Non è un paese per vecchi, è asciutta, radicata nell’intimo delle cose come se le parole stesse fossero parte di un paesaggio naturale composto da rocce, animali, alberi e piante. Una voce intensa, la sua: seducente e perfetta.

La psicologa Maria Konnikova indaga i segreti della mente più brillante di tutti i tempi. Einstein? No, Sherlock Holmes. Con un linguaggio semplice e una prosa avvincente la psicologa statunitense che ha scritto per il New York Times e per la sezione psicologia di Scientific American ci aiuta a organizzare la nostra mente seguendo due piste d’eccezione: quella del detective di Baker Street e del suo assistente.

È la prima naturalmente a costituire con la sua logica infallibile e la sua quasi magica capacità di deduzione l’esempio del ragionamento logico perfetto. Qualità che la Konnikova ha sperimentato in prima persona diventando tra l’altro giocatrice di poker professionista nel team PokerStars PRO con l’obiettivo di scrivere un saggio sull’argomento.

In Mastermind scopriamo allora i segreti per affinare le nostre capacità logiche e su come evitare gli errori più comuni di ragionamento. Non nasciamo Sherlock, come ci suggerisce la Konnikova, ma con un po’ di esercizio possiamo diventarlo.

Le mappe hanno affascinato da millenni curiosi ed esploratori. Le mappe antiche sono dei veri e propri gioielli artistici e raccontare la storia del mondo attraverso di esse ci fa capire come antichi e moderni hanno rappresentato il globo terrestre nel corso dei secoli.

La storia del mondo in dodici mappe è un libro affascinante scritto da Jerry Brotton con una ricchezza di informazioni e un apparato fotografico suggestivo e appropriato.

Scopriamo allora nelle pagine di questo volume come è nata la celebre mappa di Tolomeo, così come la storia più antica della prima rappresentazione conosciuta di una mappa, quella scoperta nel 1881 nei sobborghi di Baghdad e risalente a 2.500 anni fa.

Il libro segue un ordine cronologico che ci conduce fino alle moderne rappresentazioni del globo terrestre grazie a Google Earth per scoprire che se le mappe sono cambiate il desiderio dell’uomo di dare ordine al proprio spazio è sempre lo stesso.

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