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Ascoli Calcio: ieri è giunta la sentenza definitiva che conferma la Serie B a 19 squadre, bocciando di fatto tutti gli eventuali ripescaggi. Cosa pensano i tifosi bianconeri di questa decisione? Scopriamolo insieme

Ascoli Calcio: Serie B a 19 squadre, le voci dei tifosi

“Penso che abbiamo assistito a uno dei punti più bassi del calcio italiano – tuona Luca Agatoni – . Oggi le leghe sono arrivate ad avere più potere della federazione e la cosa si riflette, con tutta evidenza, anche sulla nazionale. La B a 19 con turno di riposo penso sia una pagliacciata… A quel punto, visti i fallimenti di Cesena e Bari, anticipavi direttamente di un anno la B a 20 (tanto la forzatura alla fine è stata fatta ugualmente) e in seguito alla mancata iscrizione dell’Avellino facevi un ripescaggio… Non conosco bene le norme, ma io avrei chiaramente ripescato l’Entella, in una sorta di riscrittura della classifica… a mio avviso quelle di C non hanno nessun diritto, avendo perso i playoff, mentre l’Entella può dire: se le altre non avessero barato io magari non avrei neanche fatto i playout…Per l’Ascoli sarebbe stato meglio a questo punto a 22… Avresti avuto più tempo per rimediare allo svantaggio dell’avvio in ritardo, senza contare che le squadre di Vivarini escono fuori alla distanza. Ma confido sul fatto che abbiamo una buona squadra. Auspico pazienza… Partiamo in ritardo e le compagini del mister di solito, esprimono il massimo potenziale al girone di ritorno, quando i punti pesano di più”.
“Ero sicura che mantenessero la serie B a 19 squadre anche perché già il campionato è iniziato e ammettere altre squadre non era possibile quindi è normale che confermassero la decisione di agosto – dichiara Federica Agostini -. A dir la verità sono anche un pò preoccupata visto che significa che l’Ascoli dovrà lottare sin da subito. Sarà un campionato molto combattuto con una classifica molto corta rispetto alla scorsa stagione. Credo che comunque che possiamo contare su un’ ottima rosa di categoria e ce la possiamo fare. Noi tifosi dobbiamo sostenere la squadra sempre, già dalla prossima gara contro il Lecce”.
“Per me va bene così – dice Andrea Parissi -. Se dovevano ripescare altre squadre avrebbero dovuto farlo prima che iniziasse il campionato. Per l’Ascoli non vedo differenze tra un campionato a 19 o a 22, perchè sono convinto siamo una buona squadra con  giocatori che possono dare tutto a questa maglia. Confido in loro e in noi tifosi che daremo una mano come abbiamo sempre fatto”.
“La serie B a 19 squadre? Per l’Ascoli sarà durissima, essendoci un numero minore di formazioni – afferma Maria Grazia Morganti -. Non ho capito perché non sia stata riammessa l’Entella, in modo da evitare il turno di riposo che spetta a ciascuna compagine. Mai come quest’anno dobbiamo essere vicini alla squadra e alla nuova società”.
“Il campionato a 19 squadre secondo me rende più facile la concorrenza per raggiungere i playoff, ma più dura quella per mantenere la categoria – commenta Matteo Cicconi – Ora come ora l’Ascoli ha una squadra da salvezza tranquilla o qualcosa di più. Speriamo che Sabato si vinca, perché darebbe una forte iniezione di fiducia a tutto l’ambiente. Avendo una rosa così con una vittoria, unita alla consapevolezza nei propri mezzi e al supporto di noi tifosi, ogni formazione che verrà al Del Duca andrà in difficoltà, ance le più quotate”.
“Il giusto numero di squadre per me sarebbero state 20 con il ripescaggio dell’Entella – spiega Walter Celani – Comunque, può andare bene anche così nonostante sia più alto il rischio di rimanere invischiati nella lotta per non retrocedere! Addirittura si parlava di 24 squadre, il che è tutto dire !Il maggiore pericolo che si corre con meno squadre, potrebbe essere motivo finalmente di alzare l’asticella e pensare a qualcosa di più importante”.
“Avrei preferito un torneo a 22 squadre anziché a 19 – argomenta Massimo Bugiardini -.  Non sono soddisfatto per nulla. Sono molto scontento è preoccupato per l’Ascoli visti i risultati finora portati dal campo sarà molto più dura salvarsi. Non capisco perché non si ritorna alle origini così non si crede più nel calcio è la fine e dico la verità mi sto cominciando a stufare anch’io non solo per questo troppe difficoltà logistiche ed altro. La nostra squadra ha tanti nuovi giocatori che devono inserirsi nello scacchiere e nelle idee del tecnico Vivarini. Occorre pazienza e tempo. La società ha fatto il massimo quindi le va fatto un complimento grandissimo. Un campionato così, oltre ad obbligare a muovere sin da subito la classifica,  impone il turno di riposo e lavorando in queste condizioni anche per un allenatore non è una cosa semplice”.
 
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