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Conosciuto come Sublimaze, Actiq, Abstral o Duragesic, il Fentanyl è la nuova piaga sociale sulle piazze mondiali. Dopo essersi propagata in tutto il mondo è arrivata anche da noi e c’è da preoccuparsi perché l’inalazione di poche particelle può essere letale.

Un potente analgesico oppioide sintetico, questo farmaco è circa 100 volte più forte della morfina. Talmente forte che basta anche solo una minima quantità per indurre l’overdose.

Inizialmente creato e sintetizzato nel 1960 dal dottor Paul Janssen. Il suo uso storico è quello di potente analgesico usato per il trattamento sintomatico del dolore cronico, come antidolorifico sui pazienti malati di cancro o prima di interventi chirurgici invasivi.

A metà degli anni ’90 però il suo utilizzo cambia. Viene reintrodotto sul mercato per le cure palliative in un cerotto a base di Fentanyl, il Durogesic. Sempre in questa veste la droga è tuttora studiata in dosi e forme per aiutare in campo medico e non uccidere, come sta succedendo sulle strade.

Fentanyl nel mondo, l’allarme e la prevenzione

fentanyl

Il mercato clandestino delle droghe infatti si è appropriato di questo analgesico e ne ha stravolto l’utilizzo e il fine. Prodotto prevalentemente in Cina in laboratori clandestini e venduto sul dark web in cambio di Bitcoin.

Una volta arrivata sul posto il Fentanyl viene mescolato con altre droghe e fatto passare per eroina.

La droga ha un grande seguito in Asia e Nord America. Tanto diffuso che nel 2016, agenti di polizia americani e canadesi hanno iniziato a portare con sé del Naloxone. Uno spray nasale antidoto per composizione alla droga.

In Europa, fortunatamente, ancora il fenomeno non è virale. Dal 2013 si sono registrati pochi casi sparsi in Olanda, Svizzera, Svezia, Germania e Francia. Ancora non abbastanza per far scattare l’allarme ma abbastanza per dichiarargli guerra preventiva.

In Italia nonostante il primo caso risalga al 2017, l’Istituto superiore di sanità, per conto del dipartimento Antidroga della Presidenza del Consiglio, il 12 settembre ha acceso la massima Allerta – di grado 3 – sul Fentanyl. Un’allerta precoce per avvertire sulla nuova droga e sul suo arrivo nella Penisola.

Il primo caso italiano è stato studiato e pubblicato da un gruppo di ricercatori dell’Università di Milano e l’Allerta inizia citandolo nella sua interezza. “Un uomo di 39 anni è stato ritrovato deceduto nella sua abitazione.

Al suo fianco sono stati rinvenuti una siringa, un accendino e una busta di plastica contenente diverse centinaia di milligrammi di polvere di colore marrone. Inizialmente è stata sospettata un’overdose da eroina”. Ma quella che si pensava eroina sintetica era Fentanyl mortale.

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