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Una RC Auto con tariffe più eque, è il nuovo obiettivo del Governo Conte, sebbene non sia stata ancora definita la maniera con cui centrare l’obiettivo.

D’altro canto le compagnie assicurative sono piuttosto preoccupate, con l’abbandono del criterio del merito, infatti, si arriverebbe ad avere riduzioni consistenti in quelle zone del Paese che presentano criticità in termini di sinistri e di truffe alle compagnie, facendo invece ricadere aumenti importanti sulle province maggiormente virtuose.

Rc Auto, cosa cambia con la Legge di Bilancio 

L’RC Auto rappresenta sicuramente una delle maggiori voci di spesa del bilancio familiare, soprattutto in aree del Paese dove il numero di sinistri è maggiore rispetto alla media nazionale. Al fine di limitare l’incidenza di questa voce di spesa, il Governo sta pensando ad un provvedimento capace di livellare i costi dei premi annui delle RC Auto.

Il provvedimento, che dovrebbe essere contenuto nel decreto legge omnibus che accompagnerà la Legge di bilancio 2018.

Il provvedimento potrebbe prevedere l’abbandono del criterio del merito nella determinazione del premio assicurativo introducendo la tariffa unica nazionale, soluzione auspicata soprattutto da chi guida in aree con alta incidenza di sinistri e truffe ai danni delle compagnie assicurative.

Quello che molti si chiedono è: come mai a parità di tariffa a livello nazionale in alcune aree il costo sarà maggiore rispetto ad altre?

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Fonte: Info Data Sole 24 Ore

Rincari Rc Auto, da cosa dipendono gli aumenti

Occorre fare alcune premesse: le compagnie assicurative determinano i prezzi delle RC Auto considerando molteplici fattori, legati sia al guidatore che al luogo in cui questo vive.

Dai dati in loro possesso, emerge che al sud Italia i sinistri e le truffe ai danni delle compagnie stesse presentano un’incidenza maggiore rispetto al nord Italia.

Slegando la determinazione del costo della polizza dal livello di sinistrosità e dalla propensione alla truffa della zona in cui l’assicurato vive, la compagnia assicuratrice si troverà a potersi tutelare meno nei confronti dei guidatori che provocano maggiori incidenti e a scaricare sulla collettività degli assicurati il costo del rischio.

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Fonte: Info Data Sole 24 Ore

Le differenze tra Nord e Sud, cosa succederà ad Ascoli

Le prime proiezioni elaborate da alcune delle principali compagnie assicurative stimano che i rincari, stimati per prime classi di merito, si aggirerebbero intorno al 40% per la provincia di Bolzano e Trento, 35% per Aosta, 32% per Cuneo mentre a Crotone il costo scenderebbe del 50% e a Napoli si toccherebbe il 65%. La provincia di Ascoli guadagnerebbe un 11,46%.

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Fonte: Info Data Sole 24 Ore

Pertanto, al fine di poter garantire minori prezzi al Sud Italia, le compagnie assicurative andrebbero ad aumentarli al Nord.

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