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Ascoli News: arriva ad Ascoli l’ultima data del Gaudete Festival Internazionale di Musica Antica che si svolgerà il 3 Novembre nella Basilica Cattedrale di Sant’Emidio alle ore 21. Ci sarà una messa voluta fortemente da S.E. Mons Giovanni d’Ercole per commemorare le vittime del sisma avvenuto nel 2016. 

L’evento sarà trasmesso in diretta Facebook da Radio Incredibile, e la regia sarà a cura di Nazzareno Menzietti.

Ascoli News: che cosa è il Gaudete Festival

Saranno quattro le date previste per il gran finale del Gaudete Festival Internazionale di Musica Antica che anche per questa undicesima edizione vedrà come protagonista la musica storicamente ricercata. Il Festival è iniziato il 12 Maggio, e ha toccato diverse città italiane fino ad arrivare nella nostra città.

Per la prima volta arriverà anche nelle Marche grazie alla cooproduzione con l’Associazione culturale Medea. Si tratterà di un concerto voluto soprattutto dal nostro vescovo, Giovanni d’Ercole per commemorare le vittime del terremoto che ha colpito il nostro territorio nel 2016 e realizzato grazie alla grande tenacia del parroco Don Angelo Ciancotti.

A eseguirlo ci sarà l‘orchestra barocca TriacaMusicale , sarà formato da: violini primi, violini secondi, viole, violoncelli, contrabbasso, fagotti, comi di Bassetto, trombe, tromboni, timpani, e l’organo positivo e saranno diretti da Mara Colombo.

Il direttore artistico dell’Associazione Culturale Medea, Nikos Angelis introdurrà con la sua voce il Requiem con la sequenza gregoriana tratta dalla Missa pro defunctis del “Dies Irae”, l’antico testo che descrive il giorno del giudizio in cui tutti compariranno davanti a Dio.

“Siamo riusciti a portare una tappa anche ad Ascoli. S.E. Mons voleva un’occasione per commemorare le vittime del terremoto e noi abbiamo pensato che una messa poteva essere la cosa giusta. E questo grazie all’impegno anche economico di Don Angelo Ciancotti. Il programma è quello classico del Requiem 426 di Mozart con un piccolo particolare; verrà eseguita la sequenza del Dies Israe che sarà cantata dal nostro direttore artistico. Per quanto riguarda lo spettacolo, abbiamo pensato di proiettare alcune foto del sisma che saranno abbastanza forti e che dimostrano il dramma del nostro territorio” ha spiegato il Presidente dell’Associazione Medea, Nazzareno Menzietti.

“Le premesse di questa esecuzione sono di musica storicamente ricercata. Dal punto di vista della scena musicale attuale, abbiamo notato una crescente attenzione verso quella che è la riscoperta del repertorio e della prassi esecutiva della musica storicamente ricercata. La mission principale dell’Associazione Culturale Medea è quella di riscoprire questo repertorio di questo tipo di musica, con una particolare attenzione a quello che concerne la sua epistemologia   e la natura scientifica.  Il Requiem vedrà in scena alcuni strumenti storici, ben 28 elementi di orchestra come i violini, gli strumenti ad archi avranno rigorosamente le corde di budello, e questo rende l’esecuzione molto affascinante ma anche complessa in quanto essi data la loro natura e conformazione con materiali naturali sono sensibili ai cambi di temperatura e hanno difficoltà a essere suonati” ha affermato il Direttore Artistico.

Spazio anche ai giovani; nell’esecuzione del 3 Novembre sia nel coro che nell’orchestra che gli stessi soli, ci saranno maestri molto giovani “proprio per sottolineare che spesso dare spazio ai giovani è solo una frase detta nella maggior parte dei casi, invece in questa esecuzione viene dato spazio veramente a giovanissimi maestri” ha concluso Nikos Angelis.

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Il vescovo sul Festival di Musica antica

“Credo che questo sia un’evento singolare; non avviene tutti i giorni che la basilica di Ascoli possa ricevere un’evento di così grande importanza sia perchè si esegue il Requiem di Mozart e sia perchè ha delle caratteristiche. E riveste un carattere culturale importante, e pedagogico nei confronti di coloro che assisteranno ma anche per il valore religioso. Siamo nell’ottavario dei defunti, quindi il loro ricordo è particolarmente caro.

Aver dedicato e offerto questa esecuzione con queste musiche che manifestano anche tutto il dramma e la psicologia dell’autore, possano essere anche di valido aiuto per coloro che parteciperanno. Vorrei che servissero per riflettere, per pregare, e anche per sentire insieme che esiste una bella musica che non tramonta, che ha attraversato i secoli e che ogni volta che la ascoltiamo è sempre attuale.

Ha una caratteristica, ha una sua freschezza, dovuta anche all’estro del suo compositore. Ringrazio Don Angelo che ha fatto questa grande sorpresa perchè per me questa è una data storica per la nostra diocesi” ha sostenuto il nostro Vescovo, Giovanni d’Ercole.

 

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