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È stato presentato, oggi in Giunta, il Rapporto annuale 2018 sul fenomeno della violenza sulle donne. Nelle Marche i maltrattamenti si consumano prevalentemente in famiglia e spesso sono compiuti da uomini conosciuti anche alle forze dell’ordine. La percentuale delle donne marchigiane vittime, che denunciano il maltrattante, è maggiore della media nazionale.

Insieme al Rapporto, sono stati presentati gli “Indirizzi attuativi” previsti dalla legge regionale di settore, la legge 11/2008, che vanno ora inviati al Consiglio delle autonomie locali per il parere.

“Un documento da tempo atteso e redatto dal Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere – spiega Bora – È il frutto di un percorso partecipato, del lavoro di tre gruppi tematici istituiti ad ottobre 2017, che fa il punto sullo stato di attuazione della legge e sulle buone prassi esistenti nelle Marche”.

Tutto sarà discusso in una seduta consiliare in Regione, in vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del prossimo 25 novembre.

Violenza sulle donne, i numeri delle Marche

Complessivamente, al 31 dicembre 2017, 409 donne si sono rivolte ai Centri antiviolenza delle Marche (Cav): strutture provinciali dedicate all’informazione e all’ascolto protetto delle vittime di violenza.

Sono 270 (il 66%) quelle prese in carico e assistite con un percorso dedicato:

  • il 69% è italiano,
  • il 40% coniugato,
  • il 27,8% ha un diploma di scuola media superiore 
  • il 12,2% è laureata
  • il 31,8% risulta occupata,
  • il 18,5% è disoccupata in cerca di occupazione.

I carnefici: l’identikit marchigiano

L’autore della violenza è per il 53,7% di nazionalità italiana. Il 50,6% è costituito da mariti, fidanzati e conviventi. Per il 31,5% dei casi l’uomo violento ha un lavoro stabile e per il 21% è noto alle forze dell’ordine. Il 10% delle 409 donne vittime ha subito “conseguenze fisiche gravi”. Alle violenze hanno assistito, con modalità diverse, 140 figli maggiorenni e 326 minorenni.

Ben 124 donne (46,6%) delle 266 che hanno intrapreso azioni dopo la violenza, hanno denunciato il maltrattante, un dato maggiore del 10% rispetto al valore medio nazionale.

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