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“Storia, amore, aggregazione e spirito di appartenenza, ecco cosa rappresenta lo stadio Cino e Lillo Del Duca per noi ascolani”. Così Marco Fioravanti, portavoce regionale di Fratelli d’Italia, ha interpretato il ruolo dello Stadio Ascoli per la città e gli ascolani.

“Queste sono le ragioni per cui va tutelato, migliorato sul piano strettamente tecnico e reso motore di sviluppo sul piano delle opportunità economiche e commerciali. – ha commentato – La città di Ascoli e i tifosi hanno bisogno di un impianto rigenerato, comprensivo di settori coperti a ridosso del campo da gioco. Un piccolo gioiellino da 18mila posti che, pur mantenendo radici e tradizioni ben ancorate nel passato, possa diventare la nuova casa del popolo bianconero ed un volano per la nostra amata città”.

Stadio Ascoli, sognando la cittadella bianconera

“Il complesso oltre ad essere il fulcro dello sport e dello spettacolo, può ambire così a diventare opportunità turistica e soprattutto commerciale, magari dando una mano alla difficile crisi economico-lavorativa che sta logorando il territorio piceno. – ha aggiunto Fioravanti – Potremmo pensare nel prossimo futuro ad ampliare l’orizzonte progettuale fino ad ipotizzare la nascita di una vera e propria cittadella bianconera”.

Un progetto che potrebbe essere approntato dopo la ricostruzione e la sistemazione delle scuole e degli edifici pubblici cittadini. Insomma, terminati gli interventi prioritari si potrebbe pensare anche alla riqualificazione dello stadio, a partire dal cuore del tifo ascolano: la Curva Sud, resa inagibile dal terremoto. Anche la Tribuna Est non può più aspettare.

“Siamo determinati a lottare per fare il meglio, lo dobbiamo ad una squadra che sta dimostrando in campo di essere altamente competitiva, a una società innamorata della Piazza, allo straordinario lavoro del Patron Pulcinelli, del Presidente Tosti e del socio
Ciccoianni. – ha concluso Fioravanti – Soprattutto lo dobbiamo ad un club glorioso, che proprio in questi giorni festeggia i suoi primi 120 anni di storia. Ecco perché sollecito e vigilo insieme a tutti quelli che hanno a cuore I’Ascoli calcio, l’Ufficio regionale del terremoto ad accelerare i tempi di questi  interventi. Passo dopo passo, mattoncino su mattoncino, Ascoli tornerà ad avere uno stadio rigenerato che porterà la squadra e la città nuovamente alla ribalta nazionale”.

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Sullo stadio interviene il Pd

Non è tardato ad arrivare il commento del consigliere Pd Francesco Ameli che in un post dalla sua pagina Facebook ha risposto a Marco Fioravanti.

Basta balle sullo stadio Del Duca. – si legge – L’aspirante sindaco della destra ascolana o è ignorante oppure predica del falso sulla questione dello stadio. Dopo 10 anni di mutismo su una tematica così importante per la città, le sue parole da novizio della politica non sono credibili. Nessuno ha letto un suo atto concreto per fare luce su una tribuna che è ferma ancora al palo. Nessuno ha mai letto una sua parola ai tempi del Prg sul possibile spostamento dello stadio all’interno dell’area carbon. Ma le sirene della campagna elettorale suonano forte e con la sua ansia da prestazione non ha resistito a gettare ombre su altri enti senza conoscere minimamente le procedure”.

“Sulle belle parole e sui buoni propositi riguardanti lo stadio, sono d’accordo con l ‘esponente della Meloni, ma dette da lui sono una presa in giro. Sono anni che chiediamo la messa in atto dell’iter amministrativo di gara e di successiva convenzione per la gestione, almeno trentennale, della struttura sportiva. Sono anni che lamentiamo lentezze ed errori sulla tribuna. Sono anni che cerchiamo di dire la verità su un fallimento amministrativo nel quale lui è un complice!”.  

C’è qualcosa che non torna

“La fake news più grande, – ha detto – frutto probabilmente di ignoranza è quella sui lavori post sisma. Gli rammento che una volta rilevato il nesso di casualità tra il sisma ed il danno (in questo caso della curva sud), sta poi all’ente proprietario inserire l’opera pubblica tra le priorità cittadine per poi ottenere il finanziamento che deve essere inserito nel piano delle opere pubbliche che deve essere validato dal commissario del governo per il sisma. Ed il Comune di Ascoli tutto ciò non l’ha fatto”.

“L’aspirante candidato già scaricato da una parte del centrodestra, per sperare in un possibile inserimento dell opera tra le finanziabili, doveva chiedere alla sua maggioranza. Ora se ne parla al prossimo piano delle opere pubbliche, che purtroppo non penso sia imminente. Certo è che se si dovesse agire come per le scuole con decine di milioni di euro già disponibili dalla Regione ma ancora bloccati nelle casse comunali, per la loro incapacità… c’è poco da sperare. Questa è l’ennesima dimostrazione della necessità di liberare la città da amministratori in grado di guardare solamente ad interessi personali piuttosto che quella della città”.

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