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Nel decreto  è presente una sezione dedicata alla pace contributiva in cui sono contenute le indicazioni per il riscatto della laurea per tutti coloro che desiderano andare in pensione in anticipo. Con le nuove norme riscattare gli anni di laurea diventa più vantaggioso per tutti quei laureati che hanno meno di 45 anni e che lavorano dal 1996

Di seguito, vi spiegheremo tutto quello che dovete sapere a proposito di come riscattare gli anni della laurea e quanto costa il riscatto.

Riscatto della laurea: come funziona

Il riscatto della laurea è la possibilità di convertire gli anni trascorsi all’Università in anni utili per la pensione che sommati a quelli di lavoro permettono di andare in pensione in anticipo.

La domanda può essere presentata da coloro che hanno conseguito il titolo universitario; sono esclusi coloro che pur frequentando gli studi, non hanno conseguito il diploma di laurea. Il riscatto è inteso per gli anni in cui si è svolto il corso di laurea e sono esclusi i cosiddetti anni “fuori corso”. 

I destinatari sono i lavoratori laureati e i laureati che sono inoccupati e non sono iscritti a nessuna forma di previdenza o a quelli iscritti a una delle gestioni Inps che non hanno versato contributi prima del 1996. 

Le tipologie di laurea che possono essere riscattate sono:

  • diploma universitario della durata di 2/3 anni,
  • laurea triennale,
  • laurea quadriennale,
  • laurea a ciclo unico,
  • diploma di specializzazione post-laurea,
  • dottorato.

 La domanda non ha nessun termine di scadenza quindi può essere presentata in qualsiasi momento sul sito Inps; ovviamente prima si fa e meno costa!

Tutti i vantaggi del riscatto della laurea

Con l’attuazione del decreto, i lavoratori al di sotto dei 45 anni potranno avere dei vantaggi riguardo al riscatto degli anni della laurea; essi potranno portare il suo costo in detrazione per il 50%.  Questo, però, significa che se riscattati in questo modo, gli anni di studio non andranno ad influire sull’importo dell’assegno pensionistico ma consentirebbero soltanto di raggiungere con un massimo di 5 anni di anticipo la pensione.Si parla di 5.241,30 euro di ammontare per ogni anno passato all’Università.

Parlando sempre di vantaggi, c’è anche la possibilità,senza limiti di età,  di riscattare   periodi non coperti da contribuzione, con una detraibilità dell’onere del 50% in cinque quote annuali e la rateizzazione fino a 60 mesi, a condizione di non aver maturato alcuna contribuzione prima del 31 dicembre 1995 e di non essere titolari di nessuna pensione.

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