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Al via il progetto Quake Lab Center, un laboratorio tecnologico e scientifico per la ricerca, la didattica e la divulgazione dei temi inerenti i fenomeni sismici: esso sarà situato nell’area industriale del Comune di Venarotta.

Al lavoro parteciperanno le quattro Università delle Marche (Univpm, Unimc, Uniurb e Unicam) e altre università italiane ed internazionali per permettere di usufruire di alcuni laboratori dove poter realizzare prove fisiche, strutturali, sperimentare  simulatori e piattaforme tecnologiche.

A ciò si unisce anche il ruolo fondamentale del Centro di documentazione permanente sulle tematiche sismiche, per divulgare conoscenze inerenti il fenomeno che ha colpito la nostra Regione.

Quake Lab Center oltre ad essere un centro di interesse scientifico e tecnologico, si pone l’obiettivo di essere un “attrattore” anche turistico e didattico; offrirà anche delle formazioni rivolte a studenti e professionisti grazie ad esperienze di summer-school e corsi residenziali.

Quake Lab Center, di cosa si tratta

Si chiama Quake Lab Center il progetto finalizzato a creare un vero e proprio laboratorio di ricerca e didattica, dove saranno divulgate informazioni e conoscenze riguardo al tema dei fenomeni sismici che più volte hanno colpito la nostra Regione. L’obiettivo è comprendere e misurare tale fenomeno, conoscere le cause e i suoi possibili effetti.

Al centro di questo progetto ci sono proprio questi temi: l’educazione alla prevenzione, le buone pratiche costruttive e le innovazioni tecnologiche per la costruzione anti-sismica. 

L’Unione Montana del Tronto e la Valfluvione costituisce l‘ente capofila per la presentazione di questo progetto sul “Patto per la Ricostruzione e lo Sviluppo”;la delibera regionale dello scorso Dicembre ha dato mandato all’Istao di verificare sul nostro territorio i progetti che erano in cantiere e poterli presentare in unico pacchetto.

“Il progetto si inserisce molto bene in questo territorio dopo anche gli importanti eventi sismici (nel 1972, nel 1997 e l’ultimo del 2016)”, ha spiegato Giuseppe Amici Presidente dell’Unione Montana. 

“Esso va a valutare quali sono i rischi sismici e  un laboratorio che potrà servire per le prove dei materiali e anche la didattica.  Il progetto non si limiterà a questo ma andrà a lavorare con tutta la strategia delle aree interne. Oggi siamo alla firma dell’Accordo di Programma”.

Importante, ha detto ancora Amici, sarà l’incontro del 4 Febbraio nella sede della Comunità Montana dove ci sarà la Tavola Rotonda con tutti i sindaci e le rappresentanze politiche e le Università per approfondire anche tecnicamente il progetto. 

Perché è stato scelto il Comune di Venarotta?

Lo ha spiegato Amici: “nel Comune, membro della Comunità Montana, ci sono insediamenti produttivi che ci è sembrato giusto valorizzare attraverso questa iniziativa. Inoltre, trattandosi di aree interne, vogliamo recuperare quel territorio che oggi ha maggiore necessità di infrastrutture”.

“Ben venga una struttura che dia la possibilità di studiare attraverso anche le quattro Università, l’opportunità migliore per affrontare questi episodi grazie anche a dei macchinari tecnologici che sono all’avanguardia affinché il nostro territorio possa crescere in sicurezza”, ha spiegato Arianna Pirotti, Vicesindaco di Venarotta.

La strategia del progetto è di “realizzare un attrattore. Questo progetto si presenta con una dimensione che crea attenzione attraverso il dimensionamento dei laboratori con le Università e gli ordini professionali”, ha detto Emidio Albanesi, della Parte Tecnica di Coordinamento del Gruppo del progetto.

“Altro obiettivo sarà costituire un attrattore didattico: pensiamo di realizzare una specie di percorso dal centro della terra con la collaborazione di Unicam oltre a quella  dei laboratori scientifici e tecnologici. E sviluppare un aspetto che riguardi l’educazione didattica rivolto a famiglie, scuole e giovani. Lunedì sarà una giornata importante in cui sarà possibile chiedere direttamente ai soggetti coinvolti cosa ne pensano della strategia”, ha detto ancora Albanesi.

La Tavola Rotonda: di cosa si parlerà

La Tavola Rotonda in programma lunedì 4 Febbraio alle ore 17:30 presso la sede della Comunità Montana, sarà condotta da Mario Paci e sarà un’occasione importante per approfondire la conoscenza del Progetto, i suoi obiettivi e anche la cornice di contrasto della marginalizzazione e dello spopolamento verso la costa.

Saranno presenti in quanto parti attive del Progetto e delegati dai rispettivi Rettori, L’Univpm con gli ingegneri Stefano Lenci e Francesco Clementi, l’Unicam con il prof. Emanuele Tondi, l’Unimc con i Proff. Mara Cerquetti e Mauro Saracco, l’UniUrb con la psicologa Sonia Arina, l’architetto del Cedeus Gabriella de Angelis e l’Istao con il Dott. Giuseppe Sestili e tutti i sindaci del territorio.

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