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Novità in vista sul Cas, il Contributo di autonoma sistemazione per gli sfollati del Centro Italia. Sibillaonline, infatti, ha pubblicato la nuova bozza dell‘Ordinanza della Protezione Civile, con tanto di pdf a questo link, che a breve finirà sul tavolo dei sindaci con le Regioni.

All’orizzonte c’è una stretta sul Cas per “ridurre progressivamente i costi per il superamento della situazione emergenziale”, con una riduzione del contributo per molti e il taglio per alcuni. Peccato, però, che la situazione sul fronte ricostruzione in questi due anni e mezzo non sia affatto cambiata.

Chi ne farà le spese? Soprattutto chi ha altri “immobili idonei all’uso” situati nello stesso comune o in un comune confinante, che subirà il taglio completo del contributo.

Ma ci sono novità in vista anche per gli affittuari a meno che non venga dimostrato di aver perso il reddito, o vogliano rientrare nella stessa abitazione di prima del terremoto, una volta sistemata. Anche gli sfollati che sono ancora negli hotel si preparino a fare le valigie, eccetto coloro che dopo il 30 aprile sta aspettando una Sae o una casa popolare.

Cas, le novità in vista

Ma entriamo nel dettaglio della bozza dell’Ordinanza che, ricordiamo potrebbe ancora subire modifiche prima della discussione e dell’approvazione, anche se si parla della stretta sul Cas da oltre un anno. 

In ogni caso, il primo step sarà verificare i requisiti di chi al momento percepisce il Cas. Entro 60 giorni dall’approvazione dell’Ordinanza, infatti, tutte le famiglie che percepiscono il contributo saranno tenute a trasmettere ai Comuni una dichiarazione per i requisiti. Tra questi, prioritaria è la presentazione (già fatta o da fare entro i termini) della domanda di contributo per la riparazione dei danni alla casa.

Un altro requisito per continuare a beneficiare del Cas sarà non possedere un secondo immobile “idoneo all’uso per il nucleo familiare” non affittato o dato in comodato, nello stesso comune o in uno confinante. Chi ha una seconda casa che si tratti anche di Bed and Breakfast dovrà fare a meno del Cas.

Chi invece ha subito un danno lieve continuerà a ricevere il Cas per altri 10 mesi al massimo.

Arriviamo ora agli affittuari che, per continuare a beneficiare del contributo, dovranno presentare, con la dichiarazione, la certificazione del proprietario di casa di presentazione della domanda, e certificare di proseguire l’affitto una volta sistemata la casa.

Chi invece nel frattempo ha trovato un’altra casa in affitto, avrà un contributo “pari alla differenza tra il canone di locazione” della nuova casa e quello vecchio.

Nella bozza si legge che è fissato anche un tetto massimo di “600 euro mensili”.

Bonus casa e sfollati negli hotel

La nuova bozza contiene anche un passaggio sul sostegno alternativo al Cas per chi decida di acquistare una casa nuova, anche fuori dal cratere. Un passaggio oggettivamente poco chiaro.

Per gli sfollati che ancora risiedono negli hotel  invece, il termine ultimo è fissato al 30 aprile. Dopo questa data potranno rimanere solo coloro che stanno aspettando una Sae o una casa popolare. 

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