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Dati positivi per il mercato del lavoro nelle Marche in base ai dati di fonte amministrativa elaborati dall’Osservatorio sul Mercato del Lavoro della Regione Marche. Nel 2018, ci sono state 338.644 assunzioni, con un incremento del +4,5%.

Un segnale positivo, che riguarda sia il lavoro dipendente – tra tempo indeterminato, determinato, apprendistato e somministrazione – che altri contratti – come il lavoro domestico, intermittente e parasubordinato – registrano dinamiche di segno positivo.

Per il lavoro dipendente, si registra un aumento è del 2,9%, pari a 9.000 assunti, per le altre tipologie di contratto si passa da 55.581 a 62.199 assunzioni, con un +11,9% .

Assunzioni Marche, l’analisi del 2018

Il saldo tra assunzioni e licenziamenti è positivo, dato che indica che tra chi è stato assunto e chi è stato licenziato nel corso del 2018, vincono le assunzioni di 10.351 unità. Si registra rispetto al 2017 una ripresa occupazionale più lenta, ma è migliorata la qualità degli ingressi al lavoro.

«Sono numeri incoraggianti – commenta l’assessore a Lavoro, alla Formazione e all’Istruzione Loretta Bravi – che ci spingono a proseguire sulla strada intrapresa. Le priorità dell’Assessorato nella programmazione delle risorse sono infatti il sostegno alle assunzioni e la formazione indirizzata sia ai disoccupati che agli occupati.

Nel corso del 2018 sono stati stanziati incentivi alle imprese per le assunzioni per 12,4 milioni di euro che prevedono 1.300 nuovi posti di lavoro. Circa 16 milioni di euro inoltre sono operativi sul territorio per la formazione di oltre 5mila persone. In particolare per quanto riguarda le assunzioni la giunta ha impostato le sue azioni alla lotta alla precarietà del posto di lavoro attraverso 10mila euro di incentivi alle aziende per la trasformazione di ogni contratto da tempo determinato in indeterminato.

Particolare attenzione è stata riservata all’area del cratere del sisma dove ben 96 imprese risultano beneficiare delle risorse e le assunzioni previste sono 121. Altrettanto importante la formazione sia per l’inserimento di chi non ha lavoro che per l’aggiornamento di chi un lavoro già ce l’ha. I bandi sono stati predisposti in base alle esigenze manifestate dal territorio e dalle aziende con particolare riguardo alle filiere produttive che caratterizzano l’economia marchigiana e all’innovazione partendo dalle tradizioni tipiche locali del “saper fare”.

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