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Il sottosegretario con delega alla Ricostruzione post sisma Vito Crimi non le manda certo a dire al presidente Luca Ceriscioli dopo le proposte per il governo sullo snellimento e l’accelerazione delle pratiche post terremoto. 

L’appello di Ceriscioli si scontra con una risposta dura e tagliente del sottosegretario: “leggo con stupore che Luca Ceriscioli ha presentato le sue idee per velocizzare la ricostruzione. Come mai Ceriscioli, che da oltre 2 anni è anche Vice Commissario alla ricostruzione, presenta solo adesso queste idee? E come mai lo fa appena dopo gli incontri che ho recentemente sostenuto con la cittadinanza, le Istituzioni locali e le Forze dell’Ordine, nei quali ho già annunciato misure drastiche e coraggiose per rilanciare il processo di ricostruzione?”.

La domanda, in effetti per niente retorica, di Vito Crimi affonda in un clima tutt’altro che sereno sulla questione ricostruzione, ma cerchiamo di capire la posizione del sottosegretario.

Ricostruzione, la dura reazione di Vito Crimi

“Sono state proprio le regioni, in primis – con la complicità dei commissari straordinari nominati dal Pd che si sono succeduti in questi ann -, ad aver compiuto le scelte che ora criticano, provocando ritardi e disastri.

E adesso? Adesso i responsabili della disfatta della ricostruzione si travestono da ‘nuovo-che-avanza’ e si presentano con la soluzione in tasca. Ma chi vogliono prendere in giro? È un’offesa all’intelligenza dei cittadini.

Sulla lentezza delle procedure, Crimi individua il responsabile: “se oggi ci ritroviamo a dover fare i conti con una procedura lenta e caotica, è grazie a questi soggetti. Chi ha amministrato le Regioni colpite dal terremoto è il primo responsabile dei rallentamenti nelle pratiche della ricostruzione”.

E sul ruolo decisionale diretto delle Regioni, il sottosegretario scrive: “hanno sempre preteso un ruolo da coprotagonisti nelle iniziative intraprese dai loro governi, dunque prima di fare proposte devono assumersi la responsabilità delle scelte sbagliate compiute in questi 2 anni. Chiedano scusa per la lentezza nell’esame delle pratiche, per gli eccessivi oneri a carico dei progettisti e dei cittadini nella presentazione delle domande, per le discutibili scelte in merito alle opere prioritarie da finanziare. E soltanto dopo vengano a presentare le loro soluzioni”.

Le intenzioni del governo sulla ricostruzione

Vito Crimi annuncia che il governo è “pronto a predisporre modifiche sostanziali alla normativa e alle leggi esistenti, così da semplificare le procedure nella ricostruzione sia privata che pubblica”.

E promette: “condividerò le nostre proposte legislative con tutti i sindaci, le associazioni di categoria, gli ordini professionali e i soggetti interessati, direttamente e senza filtri, affinché il risultato sia frutto di un processo partecipato, dal basso, spontaneo e vero. Con queste proposte condivise passeremo poi dal Parlamento e dal democratico confronto fra i rappresentanti eletti dal popolo”.

La chiosa è per i governatori regionali: “cari Presidenti di Regione, ci sarà sicuramente un cambio di passo, ma non avverrà certo per merito vostro”.

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