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A tre anni dall’ultima edizione, dopo uno stop causato dalle vicende sismiche del 2016, torna il Premio Internazionale Ascoli Piceno, annunciato dal presidente Antonio Rigon, che, insieme alla sua giuria, ha deciso di riprendere questo evento così importante.

La novità dell’edizione 2019 è quella di intitolare il prestigioso premio al Patrimonio storico-artistico e culturale dell’area Picena dopo il sisma del 2016: recupero, conoscenza, valorizzazione, con l’obiettivo di far emergere e accogliere i segnali di rinascita e condivisione di cui la città e la popolazione di Ascoli hanno bisogno.

Premio Internazionale Ascoli Piceno: l’iniziativa

Si tratta di un’edizione speciale, quella del Premio Internazionale Ascoli Piceno, che torna dopo tre anni di assenza a causa del terremoto; e speciale è anche l’obiettivo che si pone di raggiungere, il rilancio del nostro territorio.

Vuole essere un modo per salvaguardare il nostro straordinario patrimonio culturale ferito dalla forza distruttivo del sisma che potrebbe relegare al passato anche il dovizioso patrimonio artistico, sociale e spirituale.

L’obiettivo è chiaro anche leggendo il titolo dell’evento, “Patrimonio storico-artistico e culturale dell’area Picena dopo il sisma del 2016:recupero, conoscenza, valorizzazione”.

L’edizione 2019 numero XXVIII costituirà oltre che straordinario segnale di vicinanza alla città e all’intero territorio,anche l’occasione per far emergere i segnali di rinascita di cui la popolazione ha esigenza attraverso il recupero della bellezza che diventa espressione di speranza e di futuro.

Assume un grande significato la scelta di conferire il Premio alla memoria di Don Francesco Armandi, il parroco che è rimasto nelle sue terre ferite, tra i suoi parrocchiani terremotati operando con passione e impegno anche per la salvaguardia del patrimonio artistico di alcuni edifici sacri come quello di S. Maria del Sole di Capodacqua. Grazie alla sua tenacia unita alla lungimiranza della Presidente del FAI di Ascoli, Alessandra Stipa, si è reso possibile preservare e salvaguardare per il futuro un tassello di storia.

“Riprendere il percorso non è stato facile; abbiamo dovuto riallineare anche l’istituto stesso e questo grazie alle uniche forze che hanno alimentato questo Premio, quella dell’Amministrazione Comunale e quella della Fondazione Carisap”, ha detto il Sindaco, Guido Castelli che ha continuato “questa è un’iniziativa prestigiosa che va a coincidere con quelle organizzate dalla FAI. Il Premio è sempre stato a Dicembre, in un periodo che non sempre favoriva l’attenzione meritata; quest’anno abbiamo cambiato mese”.

“Il Premio è legato alla nostra città, non solo come evento culturale ma anche identitario, per questo deve far parte degli appuntamenti prestigiosi; l’edizione di quest’anno rappresenta un focus rispetto agli altri anni, che fa riferimento al recupero di quello che si è fatto e quello che si farà”, ha detto il consigliere dell’Istituto Superiore di Studi Medievali, Andrea Maria Antonini.

“E’ proprio quando avvengono questi eventi come quello del terremoto che si vede e si riconosce lo spirito d’identità della comunità e  le varie mostre organizzate ci aiuteranno a portare all’attenzione tante opere”, ha detto l’Assessore alla Cultura, Piersandra Dragoni.

“Quest’anno si è deciso di dare luce al tema del terremoto con questo progetto che spazia sui vari territori; faremo vedere anche il restauro di alcune opere e anche quello di un frammento dell’altare di San Angelo Magno”, ha spiegato Stefano Papetti, Presidente di Giuria.

Il programma dell’evento

Si comincia venerdì 22 Marzo alle ore 15.30 con Antonio Rigon e le  Riflessioni di Silvia Maddalo, proseguendo con Marco d’Attanasio, della Sopraintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio sulla “La pittura  nelle Marche meridionali tra il XII secolo e XIII secolo. Alcuni esempi dopo il sisma del 2016”.  Ancora, Alessandro Tomei, Rossana Torlontano e Francesco Gangemi.

Sabato 23 Marzo si apre alle 9.30 con Pierluigi Moriconi e con Sara Trotta, per continuare con Furio Cappelli, Mauro Stallone del Polo Museale della Liguria e Stefano Papetti. Nel pomeriggio spazio a Pio Francesco Pistilli, Sabrina Mingarelli, Diego Vaiano e discussione finale e Tavola Rotonda con la cerimonia di conferimento del Premio Speciale XXVIII Edizione.

Tutti gli eventi si svolgeranno nella Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani ad Ascoli.

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