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La Pro Loco di Roccafluvione chiede il riconoscimento di Viale della Repubblica come viale monumentale, per i tigli centenari che sorgono ai suoi lati. Quattro esemplari sono stati abbattuti nel recente periodo.

Roccafluvione, il viale dei tigli

La Pro Loco di Roccafluvione aveva chiesto, nel 2016, il riconoscimento  di Viale della Repubblica, che attraversa il paese, come viale monumentale, con una petizione firmata da 274 cittadini. La SP237, infatti, costituiva un elemento di pregio del centro urbano del paese, essendo contornata da tigli con età intorno ai 100 anni, tunnel verde che rendeva il comune riconoscibile anche da riprese aeree.

Tale iniziativa è stata accantonata dall’amministrazione comunale a seguito degli eventi sismici dello stesso anno e non più presa in considerazione.

Tuttavia, spiega Marco Poletti, attivista roccafluvionese, “si sono succedute false promesse a partire dal 1974. L’obiettivo è quello di salvaguardare gli alberi, con l’abbattimento solo delle piante malate e con il loro immediato ripristino. Recentemente, dopo delle potature discutibili, sono stati tagliati quattro alberi, due su ordinanza del sindaco perché malati, davanti la pizzeria da Giada e presso l’incrocio di fianco alla locanda La Loggia, e altri due su autorizzazione ANAS, previo parere favorevole della Unione Montana, in seguito a richiesta dei residenti per lavori da effettuare per l’accesso alla proprietà”. 

L’appoggio di Legambiente

Diana Di Loreto, presidente del Circolo Legambiente di Ascoli Piceno, ha dimostrato pieno appoggio all’iniziativa dei membri della Pro Loco. “È compito della pubblica amministrazione tutelare il bene comune, sopra qualsiasi interesse privato.

Per questo, l’area urbana va salvaguardata nella sua interezza, paesaggistica e culturale, secondo quanto previsto dal DM 31/05 del 1985” ha affermato, sperando in un immediato ripristino dell’area verde eliminata, tematica che gli abitanti del paese di Roccafluvione hanno particolarmente a cuore. L’Anas, infatti, prevede la piantumazione di due alberi ogni taglio, anche nel caso di ordinanza comunale per motivi di sicurezza.

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