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Contestualmente alla visita ad Ascoli Piceno dell’11 giugno delle delegazioni Unesco dell’Annual Meeting Unesco Creative Cities, l’Unicam e la Scuola di Architettura e Design, il Comune di Ascoli, l’ADI (Associazione per il Disegno Industriale Marche-Abruzzo-Molise) e i Musei Civici organizzano una serie di eventi, tra cui la mostra “Made in Marche, il Bello, i Miti, i Maestri” e il Social Lightscapes Workshop a Pescara del Tronto.

Ascoli Piceno, Città del Design

“La prossima è una settimana importante per le Marche” ha dichiarato Giuseppe Losco, Direttore della Scuola di Architettura e Design Unicam. Ognuna delle città marchigiane, infatti, ha ricevuto una specifica qualifica, da portare avanti con iniziative ed eventi. Ad Ascoli è toccata quella di “Città del design”.

“Ciò permette di comprendere la cifra dell’importanza che la Città delle Cento Torri ha rivestito riguardo questo tema, ospitando, ad esempio, nel 2010, la Biennale Zero del Design” ha sottolineato il Primo Cittadino uscente Guido Castelli, ponendo anche l’attenzione sul ruolo assolutamente prioritario dell’Università, che, ad oggi, ospita un eccellente corso di architettura e design di I e II livello, unico nelle Marche.

Il giorno cardine delle celebrazioni sarà l’11 giugno, giornata piena ed intensa che inizierà ad Ascoli con l’arrivo di una delegazione di oltre un centinaio di persone. Alle 11:30 sarà inaugurata la mostra “Made in Marche, il Bello, i Miti, i Maestri” dove, accanto alle opere storiche della Pinacoteca, si affiancheranno le migliori produzioni del design marchigiano contemporaneo, sino al 28 luglio. Un’altra mostra verrà presentata nel pomeriggio, alle 19:00, presso la sede SAAD di Sant’Angelo Magno, intitolata “XX SAAD Design (1998 – 2018)”. La chiusura della serata, invece, sarà affidata alla Compagnia dei Folli, con uno spettacolo dedicato a Cecco, “Cecco: di stelle, di sfere, di luce”. Ancora tradizione e modernità che si incontrano.

Il 13 e 14 giugno, invece, si terrà l’Assemblea plenaria delle Società Italiane di Design.

Le iniziative in cantiere non terminano qui: tra pochi mesi ci sarà una sorpresa, ha anticipato Papetti, che coinvolgerà Ascoli e Camerino, con la realizzazione di una scuola estiva dedicata ad un artista che ha lavorato in entrambe le città, contribuendo alla loro bellezza.

Il design: progetti e ricostruzione

“Nell’Ateneo Unicam la Scuola di Architettura e Design gioca un ruolo fondamentale per la ripresa del territorio e delle fragili realtà affacciate sugli Appennini” ha ribadito Claudio Pettinari, rettore dell’Università di Camerino. Per questo, a proposito del tema della sostenibilità, che investe ambiente, cultura e territorio, dal 7 all’11 giugno si terrà un workshop nei paesi dell’entroterra fortemente colpiti dal sisma del 2016, rivolto a studenti e professionisti del design e dell’architettura.

Scopo è quello di illuminare, metaforicamente e letteralmente, le SAE di Pescara del Tronto e quello che era il centro storico e la rocca della vicina Arquata, ormai agglomerato di macerie. Con un intervento di lighting design, dunque, si vorrebbe rendere la zona delle SAE non solo mero dormitorio, ma nuovo luogo di ritrovo e di socializzazione, come preludio alla più importante opera da effettuare ad Arquata, in vista di una futura ricostruzione.

Ovviamente, ha spiegato Carlo Vannicola, docente della Scuola di Architettura e Design dell’Unicam, l’ADI, soprattutto nella persona del Presidente Gasperini, svolge un ruolo di mediazione fondamentale nella realizzazione di tutte le iniziative, universitarie e non, come libera associazione che cerca di incentivare ricerca collegata alla produzione.

Infine, in termini di investimento, l’Ateneo di Camerino continuerà ad essere attivo nel dare contributi alla popolazione studentesca, con agevolazioni sulla retta e con l’elargizione di sostanziose borse di studio, aiuto per studenti e ragazzi che hanno riscontrato difficoltà negli ultimi anni, legate al terremoto o meno.

La ricerca e lo studio, dunque, come elementi cardine della ripartenza marchigiana, fattori che possono formare educando al bello e mettere in contatto con le attività produttive centrali.

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