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Se hai in mente di prendere a noleggio un camper, non puoi fare a meno di adottare comportamenti adeguati a livello etico e pratico: viaggiare in modo responsabile vuol dire prestare la massima attenzione alla propria incolumità e alla sicurezza delle altre persone. Ma al di là delle norme da seguire, una vacanza in camper è un’esperienza travolgente e straordinaria da tutti i punti di vista: i ragazzi dell’Autocarrozzertia Pesaresi – Noleggio Camper a Senigallia –  ci spiegano perché e ci danno qualche dritta per vivere viaggi memorabili. 

Perché si viaggia

L’approccio più giusto da adottare è quello che parte da un interrogativo: perché si viaggia? Solo capendo la ragione per la quale si decide di affrontare un’esperienza simile è possibile viverla al massimo delle sue potenzialità. Non importa che si rimanga vicini a casa o che ci si allontani verso mete sconosciute: quel che conta è comprendere i motivi alla base di questo desiderio, perché l’autenticità è sempre più importante dell’esoticità.

Il valore delle relazioni umane

Il classico panegirico contro i selfie e i social network, ormai abusati più che usati, rischia di risultare stucchevole. Eppure quando si è in vacanza sarebbe preferibile curarsi delle relazioni umane invece che limitarsi a scattare foto e a postare video nella speranza di ottenere like. I contatti con le altre persone sono alla base del senso di ogni viaggio, fermo restando che ogni camperista può avere obiettivi specifici e diversi. Occorre, però, non trascurare mai il senso dell’amicizia, anche dopo che si è ritornati a casa. I rapporti che sono stati allacciati nel corso del viaggio vanno consolidati e mantenuti in tutta la loro vitalità. In caso contrario, sarebbe come non mantenere una promessa.

Con quale spirito si deve affrontare un viaggio in camper

Nel momento in cui si decide di noleggiare un camper per una vacanza, è fondamentale fare una buona scorta di spirito di adattamento: senza questa qualità è difficile andare lontano, in senso metaforico ma anche in senso letterale. Essere disponibili ad adattarsi vuol dire, tra l’altro, lasciarsi sorprendere da tutto ciò che è nuovo, ma anche affrontare qualche piccolo sacrificio per la bellezza della condivisione. Che si viaggi con il proprio partner, con i figli o con una compagnia di amici, è vietato essere schizzinosi e sentirsi superiori. 

La ricerca della libertà

Non è un luogo comune mettere in evidenza che un viaggio in camper è spesso motivato da una forte sete di libertà. Essa tuttavia non deve mai ostacolare le altre persone né può prescindere dal rispetto che si deve a chi ci circonda. Il camper non è mai un fine, ma più che altroun mezzo: di trasporto e non solo. Che sia nuovo o usato, lento o veloce, piccolo o grande, confortevole o scomodo, è essenziale che permetta di raggiungere le destinazioni desiderate. Certo, vale comunque la pena di provare a scegliere il modello più in linea con le proprie esigenze.

Rispettare le regole

Essere liberi non vuol dire rinunciare a rispettare le regole, sia in Italia che all’estero. Per esempio, è vietato fare campeggio quando si sosta fuori dalle aree attrezzate e dai campeggio, dove non vanno usati cavalletti e piedini di stazionamento. In parcheggi pubblici o in piazza mai aprire verande o tende, così come è opportuno evitare di posizionare sull’asfalto tavoli e sedie. Prima che camperisti, si è sempre persone, anche quando si è alla guida: il Codice della Strada è valido per tutti, senza esclusioni.

Vivere in camper è difficile?

Vivere in camper non è complicato, a patto di tener presenti alcune regole pratiche: per esempio, le acque reflue devono essere scaricate unicamente nei punti preposti, così come i rifiuti vanno lasciati nei contenitori dedicati. Quando si va via da un luogo, ci si deve accertare di lasciarlo nelle stesse condizioni in cui lo si era trovato: è questione di educazione e di civiltà. 

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