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WAP (acronimo di W Ascoli piceno), associazione di commercianti ascolani, si è fatto promotore di un’insolita ma efficace campagna pubblicitaria per incentivare il turismo in centro storico. 

Ascoli e la pubblicità in spiaggia

Dal 1 luglio al 15 settembre, i negozianti del WAP hanno elaborato una doppia strategia per promuovere e far conoscere ai turisti, stranieri e non, la Città delle Cento Torri.

Innanzitutto, tutti i giorni vengono trasmessi in spiaggia, alle 12:00, dei messaggi fonici a rotazione, per cui si ripetono solo a distanza. Ad essere promosse sono la bellezza storico-culturale della città  e il suo alto livello enogastronomico, in un momento della giornata in cui è possibile trovare molta gente in spiaggia, dalle famiglie con bambini ai ragazzi, sino agli anziani.

In più, sulle 80 paline che si trovano sulla battigia (quelle dove è indicato il numero della concessione balneare) tra Porto d’Ascoli e San Benedetto del Tronto, ne sono state prese in usufrutto 50, con immagini di 110×40 cm, dove figurano cinque stampe diverse di luoghi emblematici della città di Ascoli Piceno e i marchi di 25 attività commerciali associate. Gli scorci scelti sono Piazza del Popolo, il Ponte di Cecco, la facciata del Duomo, l’interno di Palazzo dei Capitani e una porzione di un capitello del Caffè Meletti che guarda verso S. Francesco.

L’iniziativa è stata realizzata dal WAP con il patrocinio del Comune. Lo sponsor principale è stato Ecoinnova – Ascoli Servizi Comunali, supportato dalle attività convenzionate.

Ascoli e la creazione del suo brand

“La scorsa estate il WAP ha organizzato la notte bianca, mentre questa volta, con le elezioni di mezzo, non è stato possibile. Ci è venuto in mente, così, di sponsorizzare la nostra città e credo che sia la prima volta che un centro storico venga promosso in modo così massiccio” ha spiegato Marco di Sabatino, Presidente del WAP.

Il Sindaco Marco Fioravanti si è dimostrato entusiasta dell’iniziativa, certo dei risultati che verranno dalla promozione della Città sulla costa: “Questo approccio dei commercianti è legato alle esigenze che il futuro impone: bisogna aprirsi il più possibile a potenziali visitatori, clienti, turisti. I negozianti, nonostante le difficoltà, continuano a promuovere il centro e ad investire su di esso, e tutto ciò è lodevole.”

Il punto cardine è, quindi, quello del tanto discusso processo di “brandizzazione” di Ascoli Piceno: la ricerca di un marchio che unisca tutte le peculiarità, le bellezze e i divertimenti che Ascoli può offrire ai visitatori, sintetizzando professionalmente la sua identità.

L’idea è anche quella di creare una sinergia tra località balneari ed aree interne: le tendenze del turismo sono cambiate negli ultimi anni, i soggiorni sono più corti e chi è in vacanza cerca un’offerta sempre più differenziata, per cui la buona accoglienza non basta più: bisogna creare motivi di attrazione e promuovere i territori. A tal proposito, perentorio ha dichiarato il Primo Cittadino: “Punto molto sui divertimenti, sulla costruzione, ad esempio, di un parco fluviale. Ma è sul centro storico si gioca il futuro di Ascoli Piceno“.

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