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Sisma Centro Italia, attualissima è la necessità che si riscontra nelle aree interne colpite dal sisma del 2016, fatte di piccoli comuni,  di ricostruzione materiale e spirituale, di ricompattamento del tessuto sociale che si è disgregato.

A proposito, l’Università Politecnica delle Marche ha avviato un progetto chiamato Smart Age, grazie ai fondi stanziati nell’ambito del POR Marche FESR 2014-2020, “Sostegno allo sviluppo e alla valorizzazione delle Imprese sociali nelle aree colpite dal terremoto”.

Sisma Centro Italia, cos’è Smart Age

“Oggi noi ci troviamo ad affrontare il grande problema dello sfaldamento psicologico della popolazione colpita dal sisma, fenomeno che ha interessato in special modo le fasce più anziane – e più fragili. L’atteggiamento passivo verso il futuro è un rischio, per questo è importante l’esistenza di un progetto che faccia dialogare anziani e più giovani”, ha dichiarato il Sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, auspicando che, con la sinergia tra pubblico e privato che si è creata grazie al progetto Smart Age, il protagonismo degli anziani a livello sociale venga favorito sempre più, senza contare che nel territorio colpito dal sisma la componente anziana è prevalente sulle altre.

L’UNIVPM si è posta come capofila di un progetto di rinnovazione dei servizi sociali rivolti agli anziani, nell’ottica di conferire loro un tenore di vita più alto.

“La sfida? Pensare alle aree interne come elemento di attrattiva da incentivare tramite progetti che elaborino modelli di sviluppo sociale pensati ad hoc” ha affermato il Rettore dell’UNIPVM Sauro Longhi.

Confermando la disponibilità e la gioia della Politecnica nel partecipare a progetti di valorizzazione del territorio, il Magnifico Rettore ha anche mosso un invito ai Sindaci dell’entroterra: “L’obiettivo su cui scommettere non deve essere solamente trattenere chi è nato in queste aree, ma deve essere quello di attrarre gente da fuori, dimostrando l’alto livello della qualità di vita. Concretamente, sul modello della Toscana, c’è bisogno di rilanciare le attività turistiche e culturali, valorizzando gli scenari e i prodotti naturali locali, con un occhio di riguardo ai servizi”.

Smart Age: gli interventi previsti

Il progetto Smart Age nasce, quindi, come risposta al bando per le imprese sociali nell’area del sisma. Le necessità sono state individuate tramite colloqui con i Sindaci dei paesi interessati e con la scelta di aziende o cooperative da far agire in partenariato in fase di sviluppo del progetto, identificando tre tipologie di servizi necessari al territorio: un centro diurno, un orto sociale e un’azione di supporto domiciliare.

Il centro diurno è concepito come luogo di incontro tra anziani e bambini, per favorire dialogo e socializzazione tra generazioni differenti, ad opera della Cooperativa Virtus. “Su circa 48 mila abitanti della città di Ascoli, 16.700 sono anziani” ha spiegato il Presidente della cooperativa Stefano Rosa, “e perciò è necessario creare un centro che sia innovativo dal punto di vista tecnologico e metodologico”.  Nel centro opereranno, dunque, assistenti qualificati, coadiuvati da sensori non intrusivi, come telecamere che, comunque, garantiranno il rispetto della privacy. L’infrastruttura non è ancora stata individuata, ma sarà collocata in una zona di Ascoli Piceno comoda e fruibile per le famiglie.

L’orto sociale, che verrà realizzato nel Comune di Force ad opera della Cooperativa Lella 2001, coinvolgerà anziani che saranno impegnati in attività fisiche e benefiche di agricoltura condivisa. I soggetti si prenderanno cura degli ortaggi e potranno portare a casa il prodotto. Per i coltivatori dell’orto sono previsti smartphone per tenere d’occhio i parametri vitali durante l’attività fisica e per creare una rete che informi anche sulle varie attività che si andranno a svolgere.

Per quel che riguarda, invece, il supporto domiciliare (nei Comuni di Palmiano, Acquasanta, Venarotta e Montegallo), esso mira a facilitare l’erogazione di servizi di assistenza domiciliare, identificando i loro bisogni in modo preciso grazie a nuove tecnologie che porteranno dati da analizzare sullo stato di salute dei soggetti coinvolti. Il servizio di assistenza è stato preso in carico dalla cooperativa il Mentore, già esperta nel settore.

Verranno selezionati 10 utenti fra Palmiano, Venarotta, Montegallo e Acquasanta, nelle case dei quali, oltre a fornire assistenza personale, verranno installati dispositivi biomedici e domotici per il monitoraggio delle attività svolte in ambito domestico e per le variazioni eventuali che comportano sullo stato di salute dell’utente.

Le risposte di alcuni dei Sindaci dei paesi coinvolti nel progetto hanno sottolineato la gratitudine verso l’Università e la Regione. Impellente è il bisogno di rendere attrattivo l’entroterra marchigiano dal punto di vista turistico, facendo ripartire le attività che erano presenti prima del sisma, “non solo a livello materiale, anche se la ricostruzione sta procedendo troppo lentamente” ha spiegato il Sindaco di Force Augusto Curti.

Di contro, Giuseppe Amici, Sindaco di Palmiano e Presidente dell’Unione Montana del Tronto e Valfluvione, ha ribadito l’esigenza di porre l’accento sull’aspetto del welfare socio-sanitario; anche Fabio Salvi, nella persona di Anna Rita Ciannavei, ha fatto presente come l’invecchiamento precoce sia un problema da affrontare per le aree interne.

Il progetto verrà a costare 638 mila euro, con un contributo regionale di 470 mila euro. Tutte le attività saranno all’attivo in autunno.

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