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Nata a Roma nel 1968 per iniziativa di Andrea Riccardi, la Comunità di Sant’Egidio è da sempre un punto di riferimento per tutte le persone in difficoltà. Il primo servizio della comunità nella sua opera di evangelizzazione fu la scuola popolare per i bambini emarginati delle baraccopoli romane, come il “Cinodromo”, lungo il Tevere, nella zona sud di Roma.

In breve tempo la Comunità si radica nelle altre città italiane e oltrepassa i confini, fino a diffondersi in Europa, Africa, America e Asia. La preghiera è centrale nel progetto della Comunità di Sant’Egidio, grazie alla quale è stato possibile creare forme di aiuto e di amicizia per fronteggiare diverse situazioni di povertà e disagio (anziani soli e non autosufficienti, immigrati e persone senza fissa dimora, malati terminali e malati di Aids, bambini a rischio di devianza e di emarginazione, nomadi e portatori di handicap, tossicodipendenti, vittime della guerra, carcerati e condannati a morte).

La Comunità di Sant’Egidio ai giorni nostri

Il lavoro della comunità di Sant’Egidio è noto in tutto il mondo. Negli ultimi mesi, ad esempio, la comunità ha aiutato diverse persone nel mondo come ad esempio a Cuba, a seguito del ciclone che ha fatto morti e distruzione. La Comunità di Sant’Egidio ha lanciato una campagna per raccogliere vestiti, cibo e materiale di prima necessità per le persone colpite. Molti si sono uniti con tanta voglia di aiutare e di essere solidali, soprattutto i più giovani. Lo scorso 15 luglio, inoltre, a New York è stato siglato un Memorandum of Understanding tra la Comunità di Sant’Egidio e l’agenzia statunitense USAID.

L’accordo, firmato dal direttore di USAID Mark Green e da Mauro Garofalo per Sant’Egidio, intende porre le premesse per un coordinamento delle attività umanitarie in Medio Oriente e nell’Africa sub-sahariana. Un passo importante per la comunità e per tutte quelle persone che potranno beneficiare dei suoi servizi.

In occasione del 51esimo compleanno della Comunità, i volontari hanno visitato i prigionieri della prigione centrale di Bukavu. Durante l’incontro sono stati distribuiti pane, riso, latte in polvere, e bevande. Si è iniziato dal reparto dei minori, dove si fa anche la Scuola della Pace, dove ci sono 26 ragazzi tra i 12 e i 18 anni.

Poi nel settore delle donne, dove ci sono 37 detenute con 11 bambini e una donna anziana di 82 anni finita in prigione a causa di una lite con i vicini. Infine si è passati nelle celle e nel cortile dove erano raccolti 1.595 detenuti, molti dei quali in attesa di giudizio.

Andrea Riccardi: chi è il fondatore della Comunità di Sant’Egidio

Tutto ciò è stato possibile grazie ad Andrea Riccardi. L’ex ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione del governo Monti è stato insignito del riconoscimento di cittadino onorario di Trevi lo scorso 29 giugno. Il conferimento della cittadinanza onoraria ad Andrea Riccardi è dovuto al suo impegno nel tempo, alla vita ispirata ai fondamentali valori umani della solidarietà, dell’amore e dell’aiuto al prossimo, specialmente dei più deboli e bisognosi. Un motivo d’orgoglio per tutta la città di Trevi, viste le origini trevane del professor Riccardi. 

 

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