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Ha destato stupore (e un certo senso di paura) la notizia diffusa negli ultimi giorni sulla decisione della Svezia di introdurre un’ora obbligatoria di sport a settimana sul luogo di lavoro. Il rapporto che gli italiani hanno con lo sport è sempre stato di amore e odio allo stesso tempo: la nazione che ha dato le origini a campioni mondiali nelle maggiori discipline sportive in realtà non è così appassionata di attività fisica quando si tratta di infilare tuta e scarpe da tennis. Complice una cultura sedentaria “per tradizione”, il popolo dello stivale ha da sempre scelto “TV e divano” come metodo preferito per seguire le vicende dello sport. Ma c’è un altro fattore che negli ultimi anni ha acuito ancor di più questa tendenza un po’ pantofolaia: il diffondersi degli e-sports del gaming online.

Italiani popolo di pigroni

A ben guardare le statistiche, rispetto agli anni ’60 la percentuale degli italiani che pratica sport è decisamente aumentata: si è passati infatti dal 4% al 60%. Peccato però che un tale risultato vada necessariamente “contestualizzato” nel generale cambiamento della qualità della vita, e confrontato con le percentuali degli altri Paesi, europei e non. In sintesi, siamo migliorati ma non meritiamo ancora la sufficienza, dal momento che ci posizioniamo nella top 20 dei Paesi più pigri al mondo. Al XXIV Congresso nazionale della Federazione medico sportiva italiana i medici sportivi sono stati netti nel loro giudizio, tanto da chiedere di far includere la sedentarietà tra le malattie riconosciute dal Servizio sanitario nazionale. Il non avere uno stile di vita attivo infatti comporta dei costi anche per lo Stato che dovrà, prima o poi, sovvenzionare le numerose malattie che colpiscono chi conduce una vita sedentaria. C’è un altro aspetto interessante relativo al modo di vivere lo sport da parte degli italiani: quello del calcio. Che questo infatti sia lo sport nazionale è cosa nota; che solo il 33% di noi lo segua recandosi allo stadio può lasciare un po’ sorpresi. Questa esigua percentuale è composta per la maggior parte dai tifosi dell’Inter, seguiti dai tifosi del Milan e della Juventus. Anche da spettatore quindi, il popolo della nostra Penisola ama la comodità di casa propria, magari condivisa con gli amici.

Gli E-sport e il gaming online

Grazie alla moderna tecnologia e all’avvento di internet, oggi lo sport può essere vissuto anche in un altro modo, ovvero online. I vantaggi sono evidenti: vivere le stesse emozioni del gioco dal vivo senza i costi e la scomodità di doversi spostare. Il grande successo degli E-sport e dell’online gaming ne sono una conferma. Gli sport elettronici sono delle piattaforme virtuali di gioco su cui è possibile divertirsi in via interattiva contro un software o contro un altro giocatore, scegliendo tra varie tipologie di gioco (quella del fighting è tra le più amate). L’online gaming è ormai da anni una vera passione per gli Italiani: che si tratti di scommesse sportive o di giochi da casinò come il blackjack o il poker, il numero di presenze nei casinò virtuali è in costante crescita. La sicurezza garantita dall’obbligo, per i portali online,di ottenere la certificazione AAMS, e la possibilità di vincita sono i due fattori che hanno determinato il successo crescente di questo settore dello sport.

 

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