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Società, uno studio firmato Speeddate.it ha messo in luce come nella società italiana siano in crescita esponenziale i nuclei monofamiliari, con un’attesa di rimanere single fino ai 48 anni per un giovane su quattro.

Speeddate.it è un portale dedicato ad incontri per single, che offre modi veloci e divertenti di incontrarsi nella vita reale, volto a far incontrare nuovi potenziali partner.

Società, la tendenza a sposarsi meno

Ad oggi, un uomo su quattro tra i 45 ed i 54 anni non si è mai sposato e una donna su cinque è ancora nubile; diminuiscono, inoltre, quasi di un quarto le unioni di lunga durata e i divorzi passano dall’11,3% del 1998 al 26% stimato da SpeedDate.it per il 2019 (era, secondo i dati Istat, al 23,5% a fine 2017).

In Italia, quindi, ci si sposa meno e i matrimoni sono meno duraturi rispetto al resto del mondo. A vivere soli sono oltre 7 milioni di persone, 2 milioni dei quali – sempre secondo i dati Istat- hanno tra i 15 ed i 45 anni, 1,7 milioni tra i 45 ed i 64 anni e 3,3 milioni sono di età pari o superiore ai 65 anni.

Lo studio di Speeddate, in Italia sempre più donne vivono sole

“Diversamente agli altri Paesi europei, in Italia a vivere sempre più come una sorta di monadi sono soprattutto le donne: il dato complessivo è di quasi il 16% a fronte dell’12% degli uomini”, puntualizza Roberto Sberna, direttore generale di SpeedDate.it.

Tuttavia, nell’ultimo decennio, la fascia di età di chi va a vivere da solo con il maggiore incremento (+67%) è quella più giovane: crescita molto significativa, soprattutto se si considera che la percentuale è mitigata dal fatto che nel nostro Paese, a causa della crisi economica, un numero crescente di single opta per condividere l’appartamento con altri.

“Alla fin fine, quindi, gli italiani non sono affatto bamboccioni come sostengono invece alcuni amanti degli stereotipi e delle generalizzazioni. I giovani italiani, al contrario, sono più determinati dei loro genitori e nonostante l’attuale quadro negativo non si arrendono: in 9 casi su 10 considerano la perseveranza il fattore più importante per trovare impiego e proprio in ambito lavorativo essi sono anche più propensi ad accettare lavori manuali e perfino a trasferirsi”, conclude Roberto Sberna

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