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Sociale Ascoli: è stata presentata questa mattina la seconda edizione del progetto Non uno di meno, a cura della cooperativa sociale P.A.Ge.F.Ha che punta a promuovere azioni che consentano a tutti i ragazzi del nostro territorio di accedere a quelle opportunità educative e culturali che spesso risultano a loro negate.

Esso vedrà la collaborazione di alcuni comuni del Piceno, la partecipazione di molte scuole e verranno coinvolte diverse associazioni del terzo settore del territorio.

Sociale Ascoli, il progetto Non uno di meno

Per il secondo anno consecutivo è stato finanziato il progetto Non uno di meno, a cura della cooperativa P.A.Ge.F.Ha onlus con il fine di mettere in campo delle azioni rivolte sopratutto agli adolescenti del nostro territorio affinchè accedano a quelle opportunità educative che non sempre sono a loro favorevoli.

Esso è stato selezionato da Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile; esso sostiene interventi finalizzati a rimuovere i diversi ostacoli di natura economica, sociale e culturale.

“Tutto ciò è stato reso possibile grazie ad un Fondo di circa 700 mila euro nato da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Il progetto vede tra gli attori coinvolti oltre la P.A.Ge.F.Ha anche diversi comuni come quello di Ascoli, Acquasanta e Offida, diverse scuole e associazioni dove verranno attivati i Punti Luce. Siamo partiti lo scorso anno con queste attività che vengono riproposte anche per quest’anno; sono tutti progetti gratuiti che spaziano dal teatro alla robotica fino alla musica”, ha spiegato Mirko Loreti, Direttore della Cooperativa Sociale P.A.Ge.F.Ha.

“Ottenere nel giorno d’oggi 700.000 euro è una cosa rara e ancora più raro è riuscire a fare rete nella nostra città. Questo progetto è una sorta di “abbraccio”, con tutto il territorio che coinvolge appunto diversi comuni. La nostra volontà è quella di creare una rete di condivisione e per questo la realtà del volontariato è un buon punto di partenza. L’amministrazione sta già lavorando per realizzare altri progetti simili”, ha detto l’Assessore ai Servizi Sociali Massimiliano Brugni.

Sociale Ascoli, che cosa è la Stanza di Holden

Inoltre è nato anche un’importante centro polivalente di aggregazione giovanile chiamato La Stanza di Holden, con la finalità di sostenere attivamente la crescita dei ragazzi accanto alle loro famiglie, si tratta di “uno spazio i cui destinatari sono gli adolescenti tra gli 11 e i 18 anni e le loro famiglie affinchè si crei una partecipazione e un supporto attivo nella vita dei loro figli. Le attività del centro sono costituite da un’area aggregativa ed espressiva, una psico-educativa, un’altra di sostegno alle funzioni genitoriali e l’ultima dedicata alla divulgazione e alla pubblica informazione”, ha spiegato Marcella Perongini, coordinatrice del centro.

“Il centro è rivolto a tutti quegli adolescenti che si trovano in condizioni di disagio, nel 2018 ci sono state 47 nuclei familiari coinvolti nei diversi percorsi formativi mentre 296 quelli coinvolti nei diversi punti luce ossia i diversi luoghi e strutture ospitanti” ha spiegato ancora Loreti.

Gli obiettivi sono diversi:  promozione delle forme evolute e appaganti di socializzazione e aggregazione, favorire l’utilizzo del gruppo per la realizzazione dei campi evolutivi, contrastare comportamenti a rischio, forme di disagio e di devianza, promozione delle forme di partecipazione attiva giovanile e il favorire nelle famiglie una partecipazione attiva e consapevole alla vita dei figli.

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