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Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno, ha lanciato una forte accusa alla sanità regionale a guida Pd che, a suo dire, fa mancare un servizio efficace e valido nella parte più a sud della regione.

Il primo cittadino di Ascoli Piceno ha snocciolato tutte le criticità sanitarie nella parte più meridionale delle Marche: da lunghe liste d’attesa a politiche organizzative non efficaci nei confronti dei professionisti che operano nel settore medico, fatti che concorrono a rendere il servizio sanitario piceno non concorrenziale.

Marco Fioravanti, l’inefficienza dell’Area Vasta 5

Il sindaco di Ascoli ha espresso vicinanza e solidarietà ai primari che “vengono umiliati dalla Regione attraverso una direttiva Asur Marche che li incarica di fare gli inventari, togliendo loro tempo prezioso per la cura dei pazienti”.

In accordo con il sindaco di San Benedetto, Pasqualino Piunti, i due hanno discusso riguardo la proposta di un cambio di regolamento dell’assemblea dei sindaci dell’Area Vasta 5, che contiene l’introduzione del voto ponderato rispetto al numero di abitanti rappresentati dai sindaci stessi. Ad oggi, la conferenza di Area Vasta nei confronti della Regione ha solo un parere consultivo; per Fioravanti, questo parere dovrebbe essere vincolante nei confronti della programmazione regionale, così da dare più forza e incisività ai territori e fare in modo che le decisioni dei sindaci non restino lettera morta su tematiche che riguardano tutti i cittadini del Piceno.

La Regione, infatti, tramite la delibera 978 dello scorso 5 agosto, ha fissato tetti di mobilità attiva che vanno a penalizzare l’Area Vasta 5, riducendo le prestazioni e andando a gravare sulle liste d’attesa.: “nella nostra Area Vasta c’è infatti oltre il 30% di mobilità attiva di tutte le Marche: l’atto deliberativo regionale è dunque fortemente punitivo verso gli ospedali pubblici e  le cliniche private convenzionate. Una decisione che sta mettendo a rischio l’occupazione diretta e quella indiretta, oltre ovviamente agli investimenti nel settore”, ha affermato Fioravanti.

Marco Fioravanti, l’accusa al Pd

“La sanità del Pd regionale è allo sbando e non riesce ancora a licenziare neanche un Piano Sanitario per la difficoltà propositiva, di coesione politica e per il non-accordo con territori e parti sociali. Noi vogliamo invece un servizio forte, valido e concorrenziale nel sud delle Marche”, sono state le parole di Fioravanti, che ha sottolineato, poi, la difficoltà dei professionisti del campo medico, che non riuscirebbero ad esprimere del tutto il loro valore a causa di “politiche scellerate della regione”.

Fioravanti ha posto l’accento, poi, sul potenziamento del Mazzoni di Ascoli Piceno, come atto propedeutico all’istituzione dell’Azienda Ospedaliera: “il sud delle Marche potrebbe avere così una vocazione ad alta complessità, visto che l’azienda ospedaliera più vicina è ad Ancona per cui avremmo il numero di abitanti sufficienti per sostenerla. Così facendo, potremmo delegare al 20% di privato convenzionato tutte le complessità medio-basse. In questo modo sarebbe garantita una risposta socio-sanitaria forte e credibile: noi siamo fortemente convinti di ciò ed è anche per questi obiettivi programmatici che ci candideremo la prossima primavera alla guida della Regione Marche“.

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