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Presentato il Piano Pluriennale 2020-2022 della Fondazione Carisap, nato “dopo un attento lavoro di analisi del contesto socio-economico e delle principali esigenze espresse dal territorio, al termine di un articolato percorso di ascolto, confronto e condivisione che ha coinvolto nei tavoli di approfondimento oltre 400 rappresentanti di Enti pubblici, Terzo settore, imprese e privati cittadini, e dopo aver raccolto ed analizzato le idee provenienti dalla comunità”.

Con un percorso lungo e strutturato, dunque, l’Organo di indirizzo della Fondazione ha approvato il Piano pluriennale 2020 – 2022, che definisce gli indirizzi, gli obiettivi e le linee strategiche per il triennio di riferimento, per uno stanziamento complessivo pari a 11 milioni di euro, suddivisi in cinque macro-aree di riferimento: 

  1. educazione, istruzione e formazione per 950 mila euro stanziati nel triennio
  2. salute pubblica e medicina preventiva: 900 mila euro nel triennio
  3. sviluppo locale: 2,315 milioni di euro nel triennio
  4. volontariato, filantropia e beneficenza: 5,6 milioni di euro nel triennio
  5. arte, attività e beni culturali: 1,2 milioni di euro nel triennio

Fondazione Carisap, le strategie del Piano Pluriennale

Il presidente della Fondazione Carisap, Angelo Davide Galeati ha messo subito in chiaro le cose: “non si tratta di un mero strumento di erogazione economica, ma di un’opportunità di stimolo rispetto ai possibili centri di sviluppo del territorio”. 

Ecco perché il piano, assicurando continuità al welfare e alla cultura, si caratterizza per una forte spinta al cambiamento, in termini di ricerca e sperimentazione di soluzioni innovative e di nuove opportunità di lavoro in particolare per i giovani. 

Da qui i due concetti cardine del documento: la sostenibilità e la co-progettazione. “Tenendo conto della mission affidata, che prevede lo sviluppo di moderne forme d’interazione tra settore pubblico, privato e Terzo Settore, con l’ideazione di soluzioni sostenibili che vadano incontro alle principali sfide sociali, culturali e di sviluppo economico, l’Organo di indirizzo ha introdotto diverse novità nel Piano di azione elaborato per i prossimi tre anni”, ha aggiunto Galeati.  

In particolare, l’Organo ha inteso esprimere, in una premessa metodologica, alcune raccomandazioni al Consiglio di amministrazione, che dovrà trovare le migliori forme di attuazione per il raggiungimento degli obiettivi indicati nel welfare, nello sviluppo economico e nella cultura:

  1. le iniziative devono preferibilmente favorire l’avvio di nuove forme sostenibili di impresa sociale, in grado di generare benessere al di là delle risorse stanziate dalla Fondazione;
  2. favorire la costruzione di reti collaborative e – in alcuni casi – la coprogettazione per produrre progettualità che abbiano, come nel caso di Bottega del Terzo Settore che è nata proprio da un innovativo percorso di coprogettazione, un effetto moltiplicatore di ricaduta sul territorio;
  3. la valutazione degli effetti delle più importanti iniziative realizzate.

I campi di azione del Piano Pluriennale 2020-2022

Il welfare rimane il settore di intervento al quale la Fondazione destinerà le maggiori risorse, continuando a sostenere l’operatività degli enti di Terzo Settore ed in particolare dell’Associazione Bottega del Terzo Settore perché si possa consolidare nel territorio e possa essere sempre più riconosciuta come luogo di apprendimento, di coworking, di formazione, di generazione di progettualità e di idee innovative capaci di favorire lo sviluppo di iniziative sostenibili per il miglioramento del benessere della comunità.

Attenzione inoltre ai disabili, al contrasto alla povertà educativa, alla creazione o al rafforzamento di luoghi capaci di ospitare comunità solidali per supportare la nascita di iniziative aggregative e relazionali a beneficio di tutta la comunità, alla sanità in termini di prevenzione e dell’acquisto delle attrezzature sanitarie, dell’assistenza domiciliare e specialistica. “Il segmento ‘medicina preventiva e salute pubblica’ è un’importante novità di questo piano – ha detto Galeati – e risponde alla volontà di generare prevenzione e supportare l’acquisto e l’utilizzo di macchinari per diagnosi precoci di malattie potenzialmente mortali”.

Nell’ambito Educazione, istruzione e formazione trovano accoglienza i temi della scuola, dei giovani, del tempo libero, della pratica sportiva, dell’università.

L’ambito “Arte, attività e beni culturali”: accoglie i temi dei luoghi e degli attori della storia, della cultura e dell’arte, gli eventi e le manifestazioni culturali, degli Enti che generano cultura e storia. L’obiettivo è ampliare l’accessibilità della cultura a tutte le fasce attraverso la realizzazione di eventi e manifestazioni di particolare rilevanza (in ambito artistico, musicale, teatrale e culturale) e capaci di incrementare la ricettività turistica e la visibilità del territorio in ambito nazionale, promuovendo l’educazione alla cultura ed alla bellezza anche attraverso la realizzazione di iniziative stabili di apprendimento, formazione, preparazione professionale capaci di valorizzare i mestieri d’arte e preservare l’eccellenza espressa dal territorio.

Lo sviluppo locale rappresenta un ambito strategico nuovo e ritenuto fondamentale per il futuro prossimo della comunità, ed accoglie i temi della competitività dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile, del lavoro, del turismo, del paesaggio e dell’ambiente. In tale ambito particolare attenzione viene riservata all’avvio di un acceleratore tematico (per esempio sviluppo di imprese sociali) oppure alla costituzione di un centro innovativo su temi strategici.

“Questa è la fase più critica del piano – ha spiegato ancora il presidente della Fondazione Carisap – che risponde alla volontà di identificare la crisi economica come un’emergenza sociale”.

L’Organo di indirizzo ha posto i seguenti obiettivi:

  • Sostenere i policy maker e gli stakeholder del territorio nella definizione di percorsi strategici di lungo periodo al fine di creare occupazione e lavoro attraverso soluzioni di cooperazione tra pubblico e privato;
  • Creare nuove opportunità di lavoro attraverso il consolidamento del legame tra sistema educativo e formativo, universitario, istituzionale ed imprenditoriale per favorire il trasferimento delle competenze specialistiche anche in processi di attivazione di partnership internazionali;
  • Generare processi di ricerca e di trasferimento tecnologico con il coinvolgimento delle università, dei centri di ricerca nazionali ed internazionali e delle imprese, acceleratori di impresa e luoghi di eccellenza dell’innovazione in coerenza con le principali tendenze economiche evolutive come l’intelligenza artificiale;
  • Promuovere una nuova visione del territorio sostenendo la creazione di nuovi prodotti “turistici” (come ad esempio il turismo scolastico) e valorizzando le eccellenze “enogastronomiche” con la proposizione di un’offerta integrata e sostenibile che trovi fondamento nella tutela dell’ambiente e del paesaggio;
  • Proporre nuovi servizi turistici a beneficio delle persone affette da disabilità sensoriale in grado di qualificare l’ospitalità e garantire la fruibilità delle “bellezze” ed eccellenze locali;
  • Supportare l’autoimprenditorialità e l’imprenditoria – che mostrino una particolare sensibilità al tema della restituzione in ambito sociale – anche attraverso il sostegno di Enti ed Organizzazioni che operano nel microcredito.

A seguito della valutazione positiva rappresentata dall’attuazione del documento denominato “Masterplan terremoto” la Fondazione mantiene il sostegno alle aree gravemente colpite dal sisma del 2016 ponendo attenzione, nei vari ambiti che sono stati individuati nel presente Piano pluriennale, alla ricaduta delle progettualità nei territori che rientrano nel cratere sismico. 

Il Piano pluriennale 2020 – 2022 è consultabile integralmente a questo link.

Ora si guarda al prossimo 31 gennaio 2020, data ultima per l’approvazione del piano pluriennale da parte del consiglio di amministrazione della Fondazione.

 

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