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Strada Provinciale Valfluvione, il Presidente della Provincia Sergio Fabiani ha annunciato i prossimi interventi sulla viabilità della strada provinciale 89, ai fini di garantirne la sicurezza, il cui costo si aggirerà intorno ai 4 milioni di euro, con 250 mila euro spesi per il consolidamento del versante di Balzo di Montegallo.

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Strada Provinciale Valfluvione, il problema di Balzo

Precisando come sia stata già finanziata la ricostruzione del centro storico dell’abitato di Balzo, gravemente lesionato dal sisma del 2016, il Presidente della Provincia Fabiani ha annunciato che l’intera arteria sarà oggetto di un ampio intervento dell’Anas, che si estenderà dalla frazione di Uscerno fino ad arrivare a Pretare, nel comune di Arquata del Tronto.

In particolare, nel tratto della SP 89 che esce da Balzo, saranno realizzati interventi per 250 mila euro consistenti nel consolidamento del versante con il rifacimento del muro di contenimento, apposizione di rete di rafforzamento corticale e barriere paramassi, per evitare il distacco di eventuali massi pericolanti. Altri 600 mila euro sono stati stanziati per risolvere criticità dello stesso tipo registrate tra Balzo e Arquata. A breve si procederà con l’assegnazione degli appalti.

SP 89, gli altri interventi

Altri interventi, dal valore di 500 mila euro, saranno realizzati sopra la frazione di Valle Orsara, per prevenire possibili frane da scivolamento; inoltre, nel tratto stradale che interessa Passo Galluccio (comune di Montegallo), nei pressi del bivio della strada comunale che porta alla frazione di Rigo, saranno realizzati lavori per 1 milione di euro, con palificate di monte e di valle, oltre ad una serie di opere per il miglioramento della sede stradale e delle relative barriere.

A concludere, Fabiani: “Mi si consenta infine di dire una parola sull’aviosuperficie, infrastruttura strategica che dovrebbe essere ben accolta anziché criticata. Si tratta, infatti, di un presidio di notevole importanza che aiuta a superare l’isolamento delle aree interne, intervenire prontamente in caso di emergenza e favorire la rinascita del territorio.

Ritengo essenziale per assicurare la complessa opera di ricostruzione procedere con gradualità garantendo i servizi, seppure in un primo momento in maniera e contingente mediante strutture provvisorie. Ritengo le aree montane e collinari una risorsa fondamentale del Piceno e sarò sempre in prima linea per tutelare questo immenso patrimonio e dare ulteriori prospettive di sviluppo e speranza”.

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