Articolo
Testo articolo principale

Teatro Ascoli, la stagione lirica del 2019/2020 vedrà la messa in scena di tre classici di altissimo livello: la Turandot di Puccini, la Carmen di Bizet e L’italiana in Algeri di Rossini, grazie alla Fondazione Rete Lirica delle Marche, di cui Ascoli Piceno fa parte.

La Fondazione Rete Lirica delle Marche è costituita dai Comuni di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, dalla Fondazione Teatro della Fortuna, dall’Associazione Arena Sferisterio, dalla Fondazione Orchestra Regionale delle Marche e dal Rossini Opera Festival; essa trae origine e rappresenta l’evoluzione del percorso istituzionale avviato dagli stessi soggetti, sotto l’egida della Regione Marche, con la sottoscrizione del Protocollo d’intesa per la creazione di un sistema regionale a sostegno dei Teatri di Lirica Ordinaria.

Leggi anche: Teatro Ascoli, la prosa si apre con la Divina Commedia e Teatro Ascoli, il Teatro Ragazzi 2019/2020 e le altre novità.

Teatro Ascoli, la Turandot

Le tre opere andranno in scena, presso il Teatro Ventidio Basso, a partire da sabato 23 novembre, sempre precedute da un’anteprima giovani, appuntamento dedicato alla formazione del nuovo pubblico che viene ripetuta per ogni titolo della stagione.

Sabato 23 novembre, alle 20:30, si alzerà il sipario sulla nuova stagione con la Turandot di Puccini, nella versione incompleta del 1926, così come la eseguì Arturo Toscanini durante la storica prima alla Scala di Milano.

Il soggetto fiabesco, che riporta ad una Cina fantastica, è un unicum nella produzione pucciniana: la principessa Turandot ha condannato a morte 12 giovani pretendenti, incapaci di risolvere i suoi enigmi, condizione necessaria per chiederla in sposa. Ad affacciarsi è, tuttavia, un nuovo pretendente, il principe tartaro Calaf, il quale supera la prova, gettando in una profonda crisi la principessa, che si era ripromessa di non concedersi mai in sposa a nessun uomo. Il sacrificio d’amore della giovane Liù, serva del padre di Calaf, che morirà pur di non rivelare il nome del figlio del suo padrone, aprirà uno squarcio di luce nel mondo di odio e di vendetta creato da Turandot, portando la vicenda verso il lieto fine.

La messa in scena è un riadattamento della Rete Lirica in coproduzione con la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi. L’anteprima giovani è fissata al giovedì precedente, il 21 novembre.

 

Stagione Lirica Ventidio Basso, gli altri spettacoli

La stagione prosegue con Carmen di Bizet, uno dei titoli più rappresentati nei teatri di tutto il mondo, frutto di una cooperazione teatrale tra la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi,  l’Opéra-Théâtre de Metz Métropole e la Rete Lirica delle Marche. La messa in scena al Ventidio Basso avverrà sabato 1 febbraio 2020 alle 20:30, mentre l’anteprima under 30 ci sarà giovedì 30 gennaio.

Terzo ed ultimo appuntamento si terrà sabato 28 marzo, sempre alle ore 20:30, con L’Italiana in Algeri del marchigiano Gioacchino Rossini, con anteprima giovedì 26 marzo. Per questa produzione della Rete Lirica realizzata in collaborazione con il Rossini Opera Festival, la regia è affidata a un’artista in ascesa del teatro italiano, Cecilia Ligorio – già apprezzata in teatri di rilievo come il Maggio Musicale Fiorentino, La Fenice o il Festival della Valle d’Itria e al Lauro Rossi di Macerata – mentre sul podio ci sarà l’energia e la brillantezza di un astro emergente come Vincenzo Milletarì, già allievo di maestri come Riccardo Muti e Fabio Luisi.

I biglietti sono acquistabili online sul circuito VivaTicket oppure alla biglietteria del teatro in Piazza del Popolo, 17, in vendita dal 21 ottobre, con costi dai 25 ai 60 euro.

Per qualsiasi informazione, è possibile contattare il numero 0736/298770 oppure l’indirizzo ascoli.biglietteriateatro@email.it.

Leggi anche: Teatro Ascoli, il Ventidio festeggia i suoi venticinque anni di riapertura.

TAG: , ,