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Post Sisma, Augusto Curti, il sindaco di Force, torna ad intervenire sulla questione delle problematiche relative al sisma e al suo commissario: “Sono contento che anche il M5S si sia reso conto che alla fine avevamo ragione noi sindaci. Da sempre sosteniamo che c’è bisogno di un maggior protagonismo dei territori. Forse qualche esponente pentastellato non si è reso conto che il governo Lega/M5S ha scelto (vantandosene) di esautorare le regioni e quindi i comuni dalle scelte strategiche sul terremoto a favore dei cittadini. Pugnalare alle spalle il commissario dopo averlo nominato, è paradossale ma è un gesto che non mi meraviglia”.

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Post Sisma, la posizione di Curti

Per Curti è ormai inderogabile la necessità di nominare un nuovo commissario non sganciato dalla vita politica dei territori, che sappia capirne le esigenze: “Se è la politica che deve risolvere i problemi, è necessario che il nuovo governo nomini subito un nuovo commissario che venga dal mondo politico, in grado di capire le vere esigenze di cittadini ed imprese per poi dare una svolta necessaria. Un commissario che non si trinceri dietro il suo ruolo tecnico ma che abbia il coraggio di battere i pugni quando ce n’è bisogno”.

“La gestione del commissario nominato dal governo giallo verde è stata fallimentare, nonostante le tante tante aspettative dei marchigiani che per la prima volta hanno visto un conterraneo in un ruolo chiave per cambiare le cose. Sul sisma commissario e governo giallo verde sono stati 0. Praticamente come gli atti che hanno emanato. E se oggi abbiamo un decreto sisma che non ci soddisfa sicuramente la colpa è anche di chi come il commissario doveva rappresentarci in tempi non sospetti sui tavoli romani e purtroppo non è stato capace”, ha concluso Curti.

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