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Sanità Ascoli: oggi, presso la Direzione Area Vasta 5, è stata presentata una nuova tecnica nel trattamento dello scompenso cardiaco, già eseguita su una paziente ascolana di 70 anni. Hanno partecipato all’incontro il Direttore Area Vasta 5 Cesare Milani e i medici che hanno portato a termine l’intervento ossia Pierfrancesco Grossi, Procolo Marchese, Domenico Delfino, Francesca Gennaro e Giovanni Mazzotta.

Sanità Ascoli, parlano i medici 

“Dobbiamo comunicare quando nella nostra Area Vasta si verificano degli eventi così importanti come quello che presentiamo oggi – spiega il Direttore Area Vasta 5 Cesare Milani -. I pazienti devono saperlo”.

“Siamo di fronte ad una terapia rivoluzionaria per il trattamento dello scompenso cardiaco – afferma il Dott. Pierfrancesco Grossi, Direttore Cardiologia Utic dell’ospedale Mazzoni -. Purtroppo questo problema sta diventando una piaga sociale e in futuro lo sarà ancora di più. Il CCM, nome della nuova terapia, migliora notevolmente la qualità della vita e può essere la soluzione assieme a quella farmacologica “.

“Consentire al cittadino dell’Area Vasta di ricevere la cure più adeguate senza doversi spostare, è questo l’obiettivo che dobbiamo raggiungere – dichiara il Dott. Procolo Marchese, responsabile di Aritmologia -. Detto ciò, la tecnica che sveliamo oggi è quanto di più avanzato possa esistere. Stiamo parlando di un dispositivo che dura 17 anni, ricaricabile dall’esterno e compatibile con l’esecuzione di un esame molto diffuso come la risonanza magnetica. La signora che ha subito l’intervento con tale metodica lo scorso dicembre, ha 70 anni e dal 2017 fino a oggi era stata ricoverata 5 volte per scompenso cardiaco. Dopo il primo mese ha dichiarato di sentirsi molto meglio, ma dopo i primi 3 mesi avremo una situazione più chiara in merito. Fortunatamente posso dire che i pazienti che necessitano di questa terapia, in questa area vasta, attualmente non sono molti”.

“I risultati che si stanno ottenendo con questa terapia sono incoraggianti – dice il Dott. Giovanni Mazzotta -. Il CCM, per alcuni tipi di pazienti come ad esempio coloro che non rispondono bene alle altre metodiche e che non possono subire un trapianto, è l’ultima possibilità per risolvere il problema dello scompenso cardiaco”.

Ecco che cos’è lo CCM e come funziona

La nuova frontiera nel trattamento dello scompenso cardiaco sistolico e’ un sistema rivoluzionario in grado di erogare la terapia Cardiac Contractility Modulation (CCM). Il dispositivo OPTIMIZER Smart, progettato e sviluppato dall’azienda IMPULSE DYNAMICS, costituisce un’importante innovazione tecnologica per il trattamento di questa patologia. Tale sistema è indicato per l’uso in pazienti con insufficienza cardiaca sistolica e QRS <130 ms ma ancora sintomatici dopo terapia medica ottimale.

Per la prima volta nell’unità di Cardiologia dell’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno guidata dal dr. Grossi è stata eseguita dal dr. Marchese e dal dr. Mazzotta. Ma che cosa è la CCM ( Cardiac Contractility Modulation)? Una terapia che migliora la contrattilità del cuore, stimolando il muscolo con degli impulsi elettrici nel periodo refrattario assoluto cardiaco. La CCM determina una rimodulazione del metabolismo del calcio nei cuori scompensati andando ad agire direttamente sul livello di attività e sul numero delle proteine che promuovono il rilascio di calcio nella cellula con conseguente incremento della sua contrattilità. 

La prima procedura, come detto in precedenza, è stata eseguita su una paziente di 70 anni che soffriva di una forma avanzata di scompenso cardiaco. L’Impianto del dispositivo è stato eseguito in anestesia locale. Il giorno seguente la paziente è già in condizioni di alzarsi. Come dimostrato da numerosi studi clinici, l’uso a breve e lungo termine di questa terapia migliora l’efficienza e la potenza della contrazione cardiaca e aumenta la tolleranza all’esercizio (ET) e la qualità della vita (QoL) dei pazienti.

I numeri e i sintomi dello scompenso cardiaco

Circa il 15% dei ricoveri che avvengono negli ospedali marchigiani sono dovuti a casi di scompenso cardiaco. Un disturbo frequente che aumenta con l’età. Dopo i 65 anni arriva al 10% circa e rappresenta la prima causa di ricovero. L’insufficienza cardiaca è una condizione clinica che ogni anno colpisce circa 10 milioni di persone nel mondo. Il termine insufficienza cardiaca e’ utilizzato per descrivere i segni e i sintomi associati all’incapacità del muscolo cardiaco di pompare abbastanza sangue per soddisfare le esigenze dell’organismo. I sintomi dell’insufficienza cardiaca possono manifestarsi con stanchezza, scarsa tolleranza all’esercizio fisico, difficoltà respiratoria, accumulo di fluidi nei polmoni, il cui primo segno generalmente è il rigonfiamento (edema) di gambe e/o braccia. Al momento sono disponibili diversi farmaci per il trattamento dell’insufficienza cardiaca ma alcuni pazienti non traggono vantaggi adeguati esclusivamente da questo approccio.

 

 

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