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Eventi Marche, è stato presentato in Regione il programma della XV edizione di Una Domenica andando a polenta, manifestazione gastronomica con menu speciali e pomeriggio di spettacolo che si svolgerà ad Arcevia nelle domeniche che vanno dal 2 febbraio all’8 marzo.

Il festival è nato nel febbraio 2006 dopo la riscoperta di una varietà antica di mays, l’Ottofile di Roccacontrada (il vecchio toponimo di Arcevia). Nelle passate edizioni, ha raccolto circa diecimila visitatori all’anno. 

Paola Marchegiani dirigente regionale del Servizio Turismo, ha parlato di questa manifestazione come di “un emblema di quello che la Regione, forte del riconoscimento di Lonely Planet, sta portando avanti come politiche turistiche: valorizzazione del turismo lento, dei prodotti enogastronomici come elemento trasversale ad altri attrattori ambientali e territoriali, collaborazione tra enti per fare squadra e destagionalizzazione dell’offerta turistica. “  

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Una domenica andando a polenta, la storia della manifestazione

La manifestazione nasce nel 2006:“ era il 16 gennaio 2006 e abbiamo ricevuto la Giunta regionale che quel lunedì si riunì nel Palazzo Comunale di Arcevia. Nella colazione di lavoro fu servita, su piatti di legno, con gran successo,  la polenta del mays ottofile di Roccacontrada macinato a pietra, ritrovato e riseminato l’anno prima dopo essere stato verificato come antica varietà dall’Università Politecnica delle Marche. Con il sindaco di quel tempo, Silvio Purgatori , decidemmo di riunire i ristoratori per dar vita a un’iniziativa che valorizzasse questo prodotto del territorio. Il 19 febbraio iniziava Una Domenica Andando a Polenta che si concludeva con grande soddisfazione al Teatro Misa con lo spettacolo dello scrittore e poeta Umberto Piersanti”,racconta Alfiero Verdini, presidente dell’Accademia di Roccacontrada. 

Alla manifestazione partecipano 11 comuni del territorio marchigiano per la valorizzazione dei loro prodotti tradizionali: nei 24 menu proposti, infatti, la polenta è arricchita dalle migliori specialità delle Marche: il formaggio di fossa di Talamello, il tartufo di Acqualagna, la Lacrima di Morro d’Alba, la sapa di San Ginesio, il formaggio pecorino di Gualdo, il mistrà di Valfornace, il ciauscolo di Visso, il vino pecorino di Offida, la mela rosa dell’Unione Montana dei Sibillini, il rame di Force. 

Nei quindici anni trascorsi la polenta di Roccacontrada ha varcato i confini regionali ed è stata degustata in molti eventi: la BIT a Milano,  l’Artigiano in Fiera,  l’EXPO 2015, Tipicità a Fermo,  Salone del Gusto a Torino e celebrazioni culturali come quella al salone Montanelli del Corriere della Sera per  il 50° anniversario della morte dell’umanista arceviese Fernando Palazzi, alla Biblioteca Angelica per i 500 anni della nascita di Gherardo Cibo ed a Palazzo Carpegna a Roma per le celebrazioni di Andrea Vici. Nel 2006  anche al Foodex, la fiera internazionale di Tokio.

Arcevia, gli altri eventi 

Dal  crescente successo di Una Domenica Andando a Polenta nel 2009 è nata Una Domenica Andando per Primi, dove viene offerta pasta fatta in casa preparata con farine di grano, farro, mays ottofile, fave, ceci orzo, cicerchia, castagne, grano saraceno, organizzata nelle quattro domeniche di ottobre.

Dal 2015, poi, nella prima domenica di marzo la Presidenza Nazionale di Slow Food riunisce ad Arcevia  la rete Slow Mays degli agricoltori custodi per definire le migliori modalità di coltivazione, raccolta e conservazione e macinazione del mais. Mario Montalbini, dell’omonima azienda agricola che produce la varietà Mays ottofile , chiamata così dalle otto file di cariossidi nella pannocchia e macinata in un vecchio mulino a palmenti sul fiume Misa, ha ricordato che la legge regionale del 2003 sulla tutela delle biodiversità – anticipando di anni la legislazione nazionale – aveva riconosciuto come primo presidio da tutelare proprio il mays ottofile e che grazie a questo si è potuta sviluppare una filiera.    

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