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Sanremo 2020: manca poco alla 70^ edizione della kermesse canora. Si tratterà dell’ultimo Festival, in qualità di inviato, per il giornalista Vincenzo Mollica del Tg1 (che andrà in pensione il 29 febbraio). Non è comunque escluso che, nei prossimi anni, Vincenzo Mollica (uno dei critici musicali e cinematografici più esperti) possa ancora mettere a disposizione la sua grande esperienza, maturata nel campo della cultura e degli spettacoli.

Sanremo 2020: per il giornalista Vincenzo Mollica sarà l’ultimo Festival da inviato

Come ogni anno, a condurre l’anteprima del Festival (in chiusura del Tg1 delle ore 20), sarà lo storico inviato del Tg1 Vincenzo Mollica. Il grande giornalista andrà in pensione pochi giorni dopo il Festival, ma avrà modo di coronare la sua sfolgorante carriera giornalistica (che ha compreso 40 anni di Tg1, di cui 39 da inviato a Sanremo), con un’ulteriore presenza al Festival: celeberrimi sono stati, negli anni, i collegamenti dal “balconcino” del Teatro Ariston. In questi giorni, il grande Vincenzo sta conducendo delle “Videochat”: si tratta di alcune interviste fatte ai protagonisti del Festival, in onda sul sito del Tg1 e su Facebook, in cui gli interlocutori raccontano le emozioni vissute e il “dietro le quinte” di Sanremo.

In un’intervista rilasciata all’agenzia “AdnKronos”, il giornalista Vincenzo Mollica ha raccontato il suo rapporto con il Festival: “A mandarmi come inviato a Sanremo, per la prima volta, fu il Direttore del Tg1, Franco Colombo. Era il 1981 e vinse Alice con ‘Per Elisa’. Com’è cambiato il Festival, da allora? Non è mai cambiato, almeno nel suo spirito principale, di grande festa nazional-popolare che unisce il Paese. Ogni anno, c’è qualcuno che si lamenta che il Sanremo corrente non rappresenti il Paese. Invece, l’Italia si è sempre rispecchiata un po’ nei Sanremo, dalla musica al costume”.

Queste, invece, sono le aspettative per Sanremo 2020: “Da Amadeus mi aspetto un bel Festival. Lo stimo molto, è un bravo presentatore e un grande appassionato di musica, il che è fondamentale. Il suo garbo ne faceva uno dei candidati naturali ad entrare, con il Festival di Sanremo, nelle case di tutti gli italiani. Poi, per me, questo Festival sarà soprattutto una festa di congedo e mi fa un piacere immenso che, proprio quest’anno, ci siano Fiorello, Roberto Benigni e Tiziano Ferro, personaggi a cui sono molto legato”.

“Dovevo andare in pensione il 27 gennaio – ha spiegato il giornalista del Tg1 Vincenzo Mollica – quando ho compiuto 67 anni. Ma la Rai mi ha prorogato il contratto di un mese, per permettermi di fare questo Sanremo. Un regalo, da parte dell’AD Fabrizio Salini e del Direttore del Tg1 Giuseppe Carboni, che hanno subito accolto una scherzosa e determinata campagna di Fiorello per farmi seguire questo ultimo Festival per il Tg1. Non solo, ma questo fatto mi permetterà di compiere, il 25 febbraio, i miei 40 anni di Tg1, prima di lasciare la redazione il 29 febbraio”.

Ma quale sarà il futuro, a livello giornalistico, del mitico Vincenzo Mollica? “Non corriamo, questo poi si vedrà. Intanto mi godo questo Sanremo. Dopo 40 anni, si chiude una stagione molto bella, direi fantastica, per me. Ma non vivo questa cosa con tristezza. Avere la possibilità di raccontare tanti avvenimenti, storie e notizie importanti per la testata ammiraglia della Rai, e farlo nello spirito del Servizio pubblico, è un’esperienza impagabile”. Vincenzo Mollica andrà in pensione, ma continuerà senz’altro ad occuparsi, con competenza, professionalità, simpatia e garbo, delle sue passioni: la buona musica, il cinema di qualità, il fumetto e la letteratura.

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